5 PAPA


IL PAPA
Si posiziona nell'Albero della Vita tra Chokmah e Chesed (Madre divina e archetipi della creazione), cioè tra la saggezza di cuore e l'amore. Mentre la Papessa governa il mondo interno, il Papa è all'esterno (infatti si presenta tra due colonne). Stiamo molto attenti al passaggio dall'eterno al temporale, se la Papessa da vita al mondo spiritale, il Papa è il gancio, la chiave, il ponte perchè un tale mondo sia vissuto nel mondo materiale e di fatto la via del Papa, come vedremo, è rendere la saggezza visibile attraverso l'amore. 
I colori delle vesti sono sempre quelli alchemici per la totalità umana (giallo-corpo, blu-anima, rosso-spirito). Ha in mano uno scettro con 3 croci a 7 punte (3+7=10) ed è simbolo della sovranità divina (sono 2 numeri divini, il primo nella sua forma perchè 3 sono le dimensioni dell'anima e 3 quella del Dio trino, mentre il 7 è l'essenza della perfezione). 
Questa sovranità deve regnare su 3 dimensioni: sociale (io con il mondo), famigliare (io con i miei cari) ed intima personale (io con me stesso), senza immischiarsi negli affari del mondo, ecco perchè ha le mani con guanti sigillati da croci (stigmatizzati) segno di purezza nell'agire; quando il papa si immischia in politica o affari economici si degrada, non ha guanti, entra in contatto diretto col mondo e si corrompe. 
Le 7 punte della croce sono le cause seconde che reggono il mondo:


IL LATO OSCURO DEL PAPA
L'Arcano del Papa, come tutti gli arcani, nasconde il suo lato oscuro, la sua ombra, quando non realizza il suo operato in armonia con l'insieme dell'Albero della vita. Infedele alla saggezza diventa autoritario, despota, tiranno; mania di grandezza, megalomane (si crede Dio in terra) e la sua sete di potere è soltanto terrena. Non avendo una visione trascendentale diventa totalitario e quindi sadico, aggressivo (chiuso nella finitezza della materia) con smodati complessi di persecuzione, il tutto per attirare su di se l'assoluta attenzione. Fa della religione una politica e della politica un mezzo di manipolazione. 
Distaccato dal femmineo psicologico diventa misogino e maschilista.
Essendo il Papa in noi la coscienza (cioè la capacità di distinguere il bene dal male) una volta mancato diventa in noi la sete credulona di seguire sette, magie, esoterismi di ogni sorta senza metterli a confronto nè discernere quanto siano veri, quindi scambia la fede con la superstizione.


VIA DEL PAPA
Via eterna (beatitudine del paradiso)
Unisce Chockmah a Chesed (2-4)
Arcano maggiore: Papa
Si posiziona nell'Albero della Vita tra Chokmah e Chesed (Madre divina e archetipi della creazione), cioè tra la saggezza di cuore e l'amore. 
Il suo scopo è l'apprendimento (saggezza) e l'insegnamento (amore) della legge cosmica. 
Questo sentiero è molto difficile, ascetico, praticamente è mettere in pratica (amore) la conoscenza (saggezza) quindi incarnare lo Spirito, fatti oltre le parole, donde il suo potere che tutto unisce, tutto raccoglie, tutto chiarisce. 
Se osservate bene, l'imperatore (colui che si occupa dei beni materiali) mentre sale su quella colonna di destra, deve per forza trovare nel Serifot dell'amore il Papa, se questo Imperatore non dispone il suo operato secondo il volere in alto del'Imperatrice, il Papa lo ferma, gli chiude la strada e lo rimanda indietro (ahimè un po quello che non fanno oggi i capi religiosi contro i politici). Il Papa in noi quindi è quella capacità di potare i rami secchi, di dare un taglio (ex comunica) a tutte quelle cose morte che giacciono dentro di noi, di impartisci una lesione di vita, è un iniziatore al mistero.

IL PAPA (Tarot Luis Royo)
Un altro Arcano molto complesso è il Papa, spesso inteso ed interpretato con il condizionamento sociale che abbiamo del personaggio del Papa in Vaticano che si è allontanato atrocemente da quello che incarna simbolicamente la sua figura (per quello la chiamo personaggio e non personalità). Il Papa negli archetipi junghiani fa sempre parte del sovrano, ma come diceva Gesù "il suo regno non è di questo mondo" (infatti quando la polarità del papa è negativa si immischia nei regni terreni: politica ed economia, donde la perdita della spiritualità). Il Papa è l'ispirazione, la genialità, l'evoluzione in verticale, l'ascensione, la saggezza e l'esperienza. Esprimendo la connessione tra Terra e Cielo, indica la possibilità di trascendere ad un livello evolutivo superiore. Rappresenta la vita psichica, lui è l'anima dell'Anima (la Papessa). E' l'Animus junghiano. La forza Yang catalizzante. Nell'albero della vita è il sentiero che permette di unire il materiale con lo spirituale, il cielo con la terra, l'esterno con l'interno, è il Verbo che si fa carne, le idee che diventano azioni.

IL PAPA (Rich Black Tarot)

L'arcano del Papa è una trasformazione alchemica, in noi si manifesta il divino, lui segue le leggi della natura, riflette le leggi dell'universo, donde la figura geometrica che lo rappresenta è il pentagramma, il numero 5, l'Etere come quinto elemento è lo spiraglio attraverso il quale l'anima coglie la dimensione dello spirito. Il potere del Papa è rendere reale lo spirituale, infatti nell'albero della vita il suo sentiero porta dalla saggezza all'amore cioè la teoria alla pratica. Dietro il Papa nella Kabbalah si nasconde il Matto, per questo motivo il vero Papa è quello che porta a compimento la pazzia dello Spirito: l'amore. Ma quando il Papa fallisce il suo compito? quando al posto del Matto si nasconde il mago? diventa un politico, ecco qui la negatività del Papa... 

IL PAPA (The Hermetic Tarot di Godfrey Dowson)
L'ombra del Papa, quando l'Arcano perde la sua essenza, quando il Papa non ha amore nè spiritualità (privo quindi della Papessa), non gli resta altro da fare che l'abuso di potere ed esercitare la sua negativa influenza sul mondo materiale, quindi politica ed economia, visto che quello spirituale l'ha perso. Questo è ciò che è avvenuto nella nostra dimensione sociale reale. il papato ha fatto della religione una politica mentre la politica ha fatto del potere una religione. A livello personale il Papa è quello che noi trasmettiamo agli altri, il nostro aspetto sociale, quindi le apparenze, per questo se la nostra energia non è accompagnata da altri Arcani validi, diventa difficile gestire la nostra immagine sociale che appare sempre superficiale, anche la persona più buona quando diventa un personaggio pubblico, prima o poi la massa cerca di tiragli fuori i panni sporchi in piazza (la vita privata). A salvare il Papa da questa ghigliottina (direi giornalistica) sarà l'Arcano della ruota, il lasciarsi andare e mischiarsi nella quotidianità, girare come tutti gli altri, essere normale, essere uno come tanti, perchè in un mondo di ladri non ti puoi mai nemmeno fingere onesto.

IL PAPA ... ARCANO RELATIVO YANG 
A tutti noi è uscito il Papa al 6° arcano nel calcolo cabalistico del nome e cognome. Perchè? semplice: è il risultato dell'arcano Terra (il nostro nome) sommato per il suo specchio e se ben guardate tutti gli arcani sommati per il loro specchio è uguale a 23 quindi 2+3=5 . Se il nostro nome è come una sintesi di quello che noi siamo esternamente, il nostro viso, il suo specchio è la nostra coscienza e tutti ce l'abbiamo uguale, perchè la verità infondo è soltanto Una. Su questo arcano dobbiamo quindi meditare: è la nostra coscienza, va in alto, nel punto sephirot chiamato Da'at, il vuoto, l'infinito, l'inconscio, ma anche lì dentro c'è il Divino, la consapevolezza assoluta. 
Nella prima disposizione delle carte (Arcano yang a sinistra, Arcano Lunare al centro ed Arcano assoluto yin a destra), il Papa è la nostra origine, il passato, la sinistra, quindi anche i nostri genitori, la nostra formazione infantile quindi divina, pura. In quel Papa c'è nascosto il nostro Bimbo/a divina!

NON NOMINATE IL NOME DI DIO INVANO... E I TAROT NEPPURE
(Foto: Tarot Kniga, il Papa, Tarot dell'Oscurità)
Un conosciuto comandamento della religione ebraica, cristiana e persino musulmana è quella di non offendere il nome di Dio, anzi gli ebrei non vogliono persino nominarlo, non soltanto con bestemmie, ma anche non mettere sempre il nome di Dio ovunque, come il prezzemolo in cucina, non è uno sponsor per le nostre conquiste e tanto meno per le disfatte altrui. Altrimenti si diventa fideisti, fanatici e il peggio superstiziosi; quindi se Dio fa tutto, mi tiene in buona salute ma mi manda la malattia, sempre lui? no, assurdo. Se dico "grazie a Dio" ho da mangiare lo sto incolpando perchè è non grazie a lui che altri suoi fedeli hanno fame. Pensateci bene prima di fare di Dio una bandiera. Ma lo stesso vedo oggi avviene con i Tarot, in alcuni gruppi assisto inorridito all'uso delle carte, chiedono al Tarot "se lui mi bacerà entro il fine settimana" "se entro lunedì mi arriva il pacco di Amazon" "se oggi al lavoro mi stancherò" ed altre idiozie del genere. State avvilendo questo strumento di conoscenza, riducendolo come alcuni crocifissi a catenine che affondano tra le tette di un décolleté, state facendo del Tarot un feticcio superstizioso di ingenua curiosità falso profetiza e pseudo mistica.

PRENDERE IN MANO LA PROPRIA VITA
Una delle domande esistenzialiste che hanno sempre assediato il cuore e la mente di ogni essere umano sensato è: Da dove vengo... dove sto andando ... dove andrò dopo la morte? Persino il più ateo, il più ignorante e bruto tra gli esseri umani, prima o poi queste 3 domandine li balenano in testa, li trafiggono il cuore. Su queste 3 domandine si sono creati imperi, religioni, sistemi sociali e politici e ancor oggi, come io in questo momento, cerchiamo una risposta. 
L'arcano del Papa ha in mano simbolicamente questa risposta, il suo scettro è il potere di fare di intermediario tra cielo e terra, tra vita e morte, tra questo mondo e l'altro. Ma andiamo ancora più vicini a noi: il Papa è quella dimensione psicologica che ci permette di entrare e uscire fuori di noi stessi, infatti il suo scettro è uguale al MENORAH, candelabro a 7 braccia. 

MENORAH, CANDELABRO A 7 BRACCIA, SCETTRO PAPALE
Sono 7 luci che splendono sul candelabro ebraico a 7 braccia (Menorah). 
Queste sette luci corrispondono ai sette canali del volto dell'essere umano: i due occhi, due orecchie, due narici e la bocca. Quando una persona purifica i suoi sette canali raggiunge il Ruach haQodesh, una "coscienza trascendentale". Questa coscienza trascendentale viene anche chiamata "Nubi di Gloria". Ma nello stesso tempo se vediamo bene questa triplice croce ha 3 punti a destra, 3 a sinistra e 5 al centro: proprio uguale come i sefirot su cui si articola tutto l'albero della vita e lo scettro dell'Arcano del Papa. 
La grande tentazione del mondo materiale è la non realizzazione degli scopi spirituali, queste sono le mani che si vedono in basso, i seguaci del Papa, coloro che devono mettere in pratica la verità (ecco il simbolo delle mani: azioni sono le richieste interiori che sentiamo che ci tirano i piedi, il mantello, l'attenzione e la voglia di ricerca). 
Il Papa rappresenta un maestro, una guida, di cui tutti abbiamo bisogno, come di un vero padre, una figura paterna idealizzata, ma è dentro ognuno di noi.

LA TIARA  (IL PAPA - Alchemical Renewed Tarot by Robert M)
La simbologia della Tiara papale è molto chiara, è una corona a tre livelli, tripla, perchè ogni livello o piano corrisponde ad una dimensione: il mondo materiale, il mondo spirituale e il mondo animico. Lo spirito è la chiaroveggenza e la consapevolezza che fa di intermediaria tra il mondo della materia e quello dell'anima, tra il fuori e il dentro, così in terra come in cielo.  Se vedete bene questa carta è piena di simbologia duale: l'uomo e la donna, il giorno e la notte, il sole e la luna, perchè lo Hierofante (o Papa) è la nostra capacità di mediare tra il Yin e il Yang, di vivere come esseri spirituali in una dimensione materiale. 
Guardate che ci sono due candele, una che splende nella notte e questa è logica, ma c'è anche una accesa di giorno, come mai? Adesso vediamo l'illogicità umana, prima però dobbiamo ricordate Diogene do Sinope: Una volta uscì con una lanterna di giorno in piazza, e, alla domanda su che cosa stesse facendo, rispose: "cerco l'uomo!"; Diogene aveva scelto di comportarsi, dunque, come "critico" pubblico, quello che dovrebbe fare il Papa, la sua missione era quella di dimostrare ai Greci che la civiltà è regressiva, e di dimostrare con l'esempio che la saggezza e la felicità appartengono all'uomo che è indipendente dalla società. Sì racconta di uomo che con la candela accesa a mezzogiorno in piazza cercava le chiavi, la gente lo derideva e gli chiedevano: "ma dicci più o meno dove le hai perse?" al che lui rispose: "Le ho perse nello scantinato di casa mia". "Allora sei scemo, perchè le cerchi qui?" e lui rispondeva "perchè qui c'è più luce". Tutti ridevano ma lui chiese loro: "Come mai andate tutti in chiesa a cercare Dio?" perchè crediamo che là c'è più luce invece lo dobbiamo cercare nello scantinato della nostra anima anche se piena di buio è lì che si trova la luce.  








IL PONTE TRA CIELO E TERRA (PONTEFICE) 
Questo arcano è anche chiamato lo Ierofante (in greco antico: ἱεροφάντης, colui che spiega le cose sacre) è nella cultura religiosa greca la guida del culto misterico di Eleusi e il sacerdote più importante dell'Attica. Il ponte che collega le cose materiali con quelle spirituali, la saggezza che deve immischiarsi con il potere ufficiale. E' un passaggio, ecco perchè la sua energia è sottile, è un chakra di transizione: si distacca dal terreno (3°) e diventa generoso (4°) quindi comprensivo verso ogni debolezza umana ma consapevole delle proprie passioni e limite, allora si diventa Padri spirituali (3+4=7). Invece resta umile nascosto nel numero 5 che come si sa è un numero di potere, ma non un potere dispotico bensì di protezione, (pentagono, basta pensare all'edificio del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America appunto il Pentagono ) la stella a 5 punte che blocca la negatività, con la esperienza massima (4 elementi +  spirito). Lo Stadio Alchemico rappresentato da questo passaggio è uno stato di Fissazione, perchè il Papa cerca uno stato di sicurezza quindi di stabilità attraverso dogmi, credenze fondate, teorie assolute. Il Toro è segno di terra, la sua preoccupazione per le cose materiali, sopra Giove che è una grande attrazione (o tentazione) sempre all'agguato, ecco perchè la sua relazione con Dio taurino egiziano Api. 

IL DIO API E LO HIEROFANTE
(Foto di Lidia Jimenez)
Api è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, adorata a Menfi sotto forma di toro. Mitologicamente viene abbinato allo Ierofante dei tarot, ben sappiamo che o Ierofante è passato lungo il medioevo col nome di Papa (visibile l'influenza della cultura cristiana ovviamente, come si deduce anche del nome della Papessa dato al posto della sacerdotessa). Api era l'oracolo di Ptah, un po' come il Papa sarebbe il portavoce di Dio sulla terra, Ptah era il dio creatore, demiurgo della città di Menfi, patrono degli artigiani e degli architetti nonché dio del sapere e della conoscenza. 



LO HIEROFANTE E IL MITO DI CHIRONE
(Mythic Tarot -  Juliet Sharman-Burke e Liz Greene)
Nei Tarot Mitologici il Papa viene abbinato al mito di Chirone, personaggio della mitologia greca, centauro, figlio di Crono e dell'oceanina Filira. Viene raffigurato come un centauro, ma con la testa e il busto di un uomo, con tratti da cavallo. Lunghissimi capelli e mentre benedice con una mano con l'altro porta un rotolo, il che suggerisce che un saggio, un maestro o un insegnante. Incorniciato da due colonne cha fanno ad arco l'ingresso ad un tempio o grotta.  
A causa della sua grande saggezza e spiritualità, è stato nominato re dei Centauri. Essendo Eracle venuto a contrasto con i Centauri ne uccise alcuni ed i superstiti si rifugiarono presso la grotta dove viveva Chirone, che peraltro era amico dell'eroe. Nel corso della battaglia una freccia, scagliata da Eracle, colpì al ginocchio Chirone. Questa ferita, causata da una freccia avvelenata, non poteva guarire ma nemmeno poteva portare a morte Chirone, nato immortale, cosicché gli causava indicibili sofferenze che lo portarono alla disperazione. Ricordiamo che nei Tarot Eracle è la forza proprio il potere che fa diventare folle il Papa quando lo usa come una freccia, come un arma (sociale o politica) e desiderando la morte, Chirone riuscì ad ottenerla scambiando la sua immortalità con Prometeo che era diventato mortale per i suoi contrasti con Zeus. Nel Tarot infatti Prometeo è l'Appeso, la figura del Papa che rinuncia alla sua grandezza. 
La doppia natura di Chirone è simbolo del lavoro dello Ierofante o Papa: mediare l'equilibrio tra il terreno e il celeste, tra le cose spirituali e quelle materiali, metà uomo  metà cavallo perché figlio di Crono un Dio e una mortale Filira. Chirone però non rappresenta nessun capo religioso e tano meno una religione, è la nostra capacità interiore di mediare la nostra vita attiva nel mondo e la nostra vita introspettiva nell'anima. Questo scrutare l'anima è la ferita di chirone (chi capisce patisce) e ha fatto di lui il guaritore ferito, colui che attraverso il proprio dolore, può capire e apprezzare il dolore degli altri. La parte di guaritore ferito di noi stessi ci insegna la compassione per noi stessi e gli altri, ma soprattutto la comprensione interiore.
Il Matto diventando Ierofante sa ormai controllare la sua doppia tendenza esistenziale (anche schizofrenica) di amare la terra pur desiderando il cielo, il matto esce dalle caverne sotterranee e si mischia nella folla delle città, diventa maturo (Papa o gestore e padrone di se stesso) ed avventurandosi nelle sfide della vita.


RIFLESSIONE SUL NUMERO 5
Come tutti i numeri il 5 ha i suoi misteri, pregi, particolarità, svantaggi, lati oscuri e lati luminosi. Dopo il 4 (coordinate, elementi, inquadratura, regolazione) il cinque irrompe come un altra dimensione, per cui rappresenta comunicazione, movimento e versatilità. Il 5 dà inizio ad una nuova vibrazione, infatti quella del quinto elemento che tutto racchiude: l'etere, lo spirito donde l'associazione degli antichi del numero 5 alla magia della terra  (da qui il simbolo Wiccan del pentagramma); coloro che sono influenzati dal numero 5 sono portati alla ricerca dei misteri, del trascendentale, dell'aldilà e di fatto nei Tarot corrisponde allo Ierofante (il Papa), lo sciamano. La lettera ebraica che corrisponde al 5 è Heh che significa Finestra ed ecco lo spiraglio, la visione altrove, la boccata d'aria verso un altra dimensione. Il 5 è il simbolo dell'Uomo Universale (si ricordi la rappresentazione dell'uomo vitruviano) e di fatto se l'uomo superasse se stesso (il doppio, quindi 5+5) raggiungerebbe il divino (10, di fatto sono le dita delle 2 mani), lo stesso si dica per i sensi (sono 5, come le stigmate del Cristo) che se ben perfezionati raggiungono anche gli altri 5 sensi interni, diventano una persona nel pieno possesso di sè e del SE posseduta. Per i pitagorici era il numero dell'unione nato dal maschile (3) e dal femminile (2)  chiamato Matrimonio o assenza di contesa (3+2=5). 5 sono anche i fiumi dell'inferno: Stige (odio), Cocito (pianto) Acheronte (dolore) Flegeronte (fuoco) Lete (oblio). Il 5 è un doppio composto di 4 (la Materia) + 1 (Lo Spirito), ma cabalisticamente nei Tarot è anche il risultato della Temperanza (14= 1+4= 5) per questo il vero saggio, Ierofante o Papa è colui che sa avere equilibrio in tutto. Il 5 è simbolo della “quintessenza” che agisce sulla materia, trasformandola. Su scala umana, rappresenta le quattro membra del corpo, più la testa che le controlla, oppure le quattro dita della mano, più il pollice che le rende funzionali. La figura che lo esprime geometricamente, cioè il pentagramma, o stella a cinque punte, rappresenta l’unione del microcosmo con il Macrocosmo, dell’umano con il divino.



(The Hierophant) - Samurai Tarot



5 IL NUMERO DELL'ABISSO
Su tutti i simboli del numero 5 ne abbiamo parlato in precedenza, restano alcuni approfondimenti che però richiedono molta attenzione. Il 5 racchiude il creato e di fatto 5 sono gli elementi classici  che lo rappresentano (fuoco, acqua, terra, aria e Spirito) e gli antichi egiziani lo sapevano bene, per questo la piramide (che ha 5 punti: 4 per terra che sono gli elementi materiali e il quinto in aria che è lo spirito) racchiude il senso sacrale di un iniziazione. Di fatto Dio nella genesi fece tutto fino al quinto giorno ma mancava l'uomo, il transito (il numero 6). Lo Ierofante ha il numero 5 come simbolo perchè lui è la soglia tra il terreno e il celeste, è l'abisso. Lo Ierofante deve essere un essere spirituale perchè se si immischia nello materiale non può colmare lo spazio, infatti guardate la figura dei pentagoni uniti che si moltiplicano: non possono coprire tutto lo spazio, invece se il pentagono si centralizza crea una proiezione concentrica infinita capovolgendosi sia dentro che fuori e colma lo spazio (ovvio per capovolgerci si chiedere una morte, un passaggio di rovesciamento interiore che se non si sa compiere restiamo incastrati in uno stato traumatico, non per caso il pentagramma al rovescio è il segno del diavolo), perchè la quint'essenza non si trova nella superficie ma nel centro, non nello spandersi ma nel contrarsi, non nella esteriorità ma nella interiorità. Ciò che non trovi dentro di te non lo cercare mai fuori, tutto è nell'immenso che ti abita. Se guardate nella foto lo Ierofante ha in mano, nell'abisso, il pentagramma, il suo creato, ma al collo la stella a 6 punte, l'uomo immagine del creatore. Cosa rende divino l'essere umano? l'amore che nella simbologia planetaria viene rappresentato da venere e un fatto curioso: Venere in 8 anni traccia un pentagramma intorno alla terra, ma arriva il più vicino alla terra con 2 giorni di ritardo (ecco perchè il pentagramma non è perfetto) un po' come l'amore quando arriva all'apice della vicinanza umana: lascia uno spiraglio sempre di insoddisfazione, quello spazio è l'Ego, infatti Goethe diceva nel suo Faust che quel piccolo buco fu l'ingresso di Mefistofele. Ed ecco qui l'abisso: 8 (anni di Venere, il femmineo) + 5 (il Papa, maschile) = 13 (il Tarot della Morte).



HEH - LA VOCE SILENZIOSA DI DIO
Una lettera che in moltissime lingue si chiama "muta" o sorda, non ha sempre un suono, un po' come la voce di Dio. He è una lettera ebraica spesso usata per rappresentare il nome di Dio, poiché è un modo di pronunciare Dio senza in realtà dirne il nome. Questa lettera infatti è abbinata al Papa (vicario di Dio in terra) e numericamente corrisponde al numero 5. Il suo significato è "finestra" perchè il Papa è quella dimensione nostra interiore, quella finestrella, che si apre ad un altra dimensione, perchè il Papa in noi è Il maestro dell’anima e Presenza mentale, contatto con noi stessi. Oltre a Finestra la si usa per indicare l'aria che vi entra dalla finestra e ricordiamo che in ebraico quell'aria è l'alito divino (Hed che in ebraico significa eco, vibrazione, risonanza), è il vento che passa attraverso le fessure e sprigiona un suono. 
E' una lettera usata per manifestare 3 emozioni:
- hai = il dolore ( Henì)
- hey = sorpresa (Hey)
- Ecco! = meraviglia (Hinè)
Per l'ultimo è il suono della vibrazione primordiale creatrice, un po come il soffio del Dio creatore che infonde nelle cose portandole all'Essere. 

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