RIFLESSIONI SUI TAROT


CARTOMANTE O TAROLOGO? GRANDE CONFUSIONE!.
Il cartomante usa gli arcani in maniera soggettiva, magari legge un libretto di istruzione, come le ricette di cucina, ed impara in modo generico che la Torre significa questo o quell'altro, ma come avviene con gli oroscopi è assurdo pensare che quel significato si adisce a tutte le persone in tutte le circostanze: assurdo pensare che milioni di acquario rientrino tutti nello stesso oroscopo del giorno, queste sono predizioni da catalogo, li infili tutti nello stesso scaffale (una ghigliottina). La cartomanzia è molto divinatoria, punta verso il futuro, ovvio che a volte ci azzecca (ma qui siamo sul campo del fortuito: culo), la tarologia invece è un meccanismo di introspezione, punta al presenta non risolto, non indovina, ma scopre, ricerca, si domanda, è un cammino di analisi di conoscenza, non è soggettivo ma oggettivo e cioè usa una metodologia ben precisa, usa i simboli gli archetipi e il linguaggio onirico come farebbe la psicanalisi.


I tarocchi sono uno strumento di meditazione, uno specchio introspettivo, come le libere associazione psicanalitiche dove l'immagine, a modo onirico, cioè come le immagini dei nostri sogni, ci rivelano quello che giace dentro di noi, quindi è un metodo di domanda e scoperta non di domanda ed indovina se coglio coglio o vediamo se ci azzecco .... E' un metodo rivelatore non indovino. Associato alla Kabbalah attraverso la mappa dell'Albero della vita diventa un vero e proprio cammino iniziatico per la scoperta di se stessi.


GLI ARCANI SONO VOCI INTIME NON CHIACCHIERE DA PETTEGOLI
Sono sempre rimasto sbalordito quando sento i consulti sugli arcani in varie chat e gruppi, perchè?
I tarocchi non ti parlano degli altri, gli arcani non sono pettegoli, gli arcani ti parlano in primis a te di te stesso, quindi non si chiede: "voglio sapere se lui è positivo" ma si chiede: "sono io positivo nei suoi riguardi?"; non si chiede: "piaccio io a quella persona?" ma si chiede "Quanto sono io amabile per l'altro?", non si chiede: "avrò un lavoro?" ma si chiede: "quanto sono io disponibile, capace e ricettivo per l'attività?"; non si chiede: "mi è fedele?" ma si chiede: "quanto sono io sicuro di me stesso da infondere fiducia nel'altro?" chi davvero usa bene gli arcani non si impiccia senza alcun consenso della vita altrui, questo va contro la legge della libertà e dell'energia pulita e positiva, per questo mi si drizzano i capelli quando sento dire: "vuoi che il tuo ex torni da te? cartomante esegue rincontro" ma scherziamo? La persona ha una libertà, non è una cosa da rintracciare, non è un cane al guinzaglio da poter riprendersi a volontà, non è un drone pilotato. Ovvio che si può influire, ma siete coscienti che state usando le energie in maniera negativa? Più usate i tarocchi, i Ching, l'astrologia, ecc... in questo modo maligno e più diventate oscuri e tetri dentro.


LA CAMPANA, UN GIOCO INIZIATICO
"...i bambini continuano a giocare al gioco della Campana senza sapere di ridare vita ad un gioco iniziatico, il cui scopo è di penetrare e riuscire a tornare fuori da un labirinto; giocando alla campana i bambini scendono simbolicamente agli inferi e tornano sulla terra."
(Mircea Eliade). Questo gioco inoltre ha lo stesso sfondo dell'albero della vita la cui formazione consiste proprio nell'equilibrio da raggiungere man mano che si sale, proprio come i bambini devono acquistare grande equilibrio visto che il percorso si fa con un solo piede saltellando senza toccare nessuna linea, che sarebbe a livello spirituale le cadute o fallimenti nella linea della materia. E' l'equilibrio che si acquista saltando alternativamente tra il Yin e il Yang, tra il bene e il male, destra e sinistra.

Come già detto nella foto o post della copertina, il gioco della campana è un gioco esoterico ed iniziatico molto antico, la sua forma segue gli stessi passi dell'albero della vita nella Kabbalah ebraica. Abbinarla quindi ai tarot sarà un doppio gioco, se da bambini saltellavano con i piedi, adesso lo faremmo con la mente riflettendo e con il cuore sentendo cosa ci rivelano le carte....
Buon divertimento !!!!


TAROCCHI ... SI TIRA AD INDOVINARE? 
Vorrei fare una premessa, quelli che mi chiedono in privato di leggere le carte dei tarocchi cadono sempre nel solito malinteso: i tarocchi non è per me un metodo di indovinazione (non è un palantir o una palla di cristallo dove magicamente si vede il passato o il futuro oppure il presente nascosto), i tarocchi, come lo diceva Jung, sono un metodo introspettivo, ripeto, non per indovinare ma per scoprire, per scrutare, per indagare, per metterti in confronti con te stesso. I tarocchi sono carte che diventano domande (a volte domande indiscrete, ma sincere come quelle che ti fanno i bambini) per indurti ad una ricerca di te stesso, a farti un analisi di coscienza... è un metodo psicanalitico attraverso la lettura dei simboli e degli archetipi, per rintracciare una mappa delle tue emozioni e dei tuoi pensieri inespressi, latenti, ambigui, nascosti, irrisolti, ecc... dunque, niente a che vedere con la superstizione dell'indovino. Indovinare è un termine che ha perso il suo significato originale: viene dal latino "divinare" essere ispirato dal divino e "in" cioè entrarci dentro, è uno slancio quindi spirituale, è un sentirsi IN-vena di ispirazione, una ricerca del divino che è in noi, niente a che vedere con "indovinare" come azzeccarci, tirar a cogliere a caso quello che nascondi e rivelartelo e scoprirtelo, questo è superstizione, ma non è ricerca introspettiva spirituale o psicologica. Che poi le cose si avverino non lo ritengono una profezia bensì una conseguenza delle azioni che ormai sanno come vanno a finire per esperienza.


LA LINFA DELLA VITA DENTRO L'ALBERO DELLA KABBALAH
Tutto nella natura obbedisce ad una legge, quella dell'amore: dare e ricevere, vincere e perdere, avere ed essere, bianco e nero, nascere e morire, Yang e Yin. Questo movimento è anche nell'atomo che forma e conforma ogni cosa: elettrone in movimento protone stabile, negativo e positivo. Gira in quel modo la corrente elettrica, girano i cromosomi dentro il nostro DNA, gira la luce attraverso i nostri chakra, girano i sentimenti ed idee dentro la nostra anima e girano anche gli arcani dei tarocchi attraverso i sentieri dei Sephirot nell'albero della Kabbalah.

22 ARCANI E 22 SENTIERI SULL'ALBERO DELLA VITA DELLA KABBALAH
L'albero della vita ha 10 punti chiavi chiamati Sephirot, sono come nel nostro corpo degli organi vitali per lo spirito, dei nodi di articolazione attraverso i quali possiamo comprendere l'evoluzione e il movimento della nostra vita interiore. Tra un sephirot e l'altro ci sono delle linee o passaggi, ben 22 sentieri proprio come le lettere dell'alfabeto ebraico. In questo modo ad ogni lettera è stato abbinato un Arcano maggiore dei Tarocchi dando vita ai sentieri o percorsi che questi Arcani possono fare, arricchendo in questo modo sia la simbologia dell'Arcano che la potenzialità di ogni Sephirot della Cabala. Se gli Arcani sono archetipi vitali e le sephirot sono stati d'animo sia mentali che emotivi, allora abbinare i tarocchi all'albero della vita è un modo fantastico per trovare in questo metodo una rilettura del nostro mondo interiore. 
Indipendentemente dalle scuole, col tempo e la pratica, credo che ognuno di noi può bene imparare a leggere gli arcani nel proprio albero della vita, per questo gli arcani sono mobili: a volte il mago è a destra (un mago taciturno) a volte a sinistra (un mago insegnante). Questo ha fatto sì che a volte il numero della carta non corrisponde con il numero della lettera ebraica, per esempio l'arcano degli amanti è la carta numero 6 ma nella lettera ebraica (zayin) corrisponde al 7. Non lasciatevi fuorviare da questi cambiamenti numerici (avviene anche lo stesso con le nostre emozioni ed idee) le carte ripeto sono mobili nell'albero, come lo sono nel nostro carattere le nostre impressioni di sentimenti e convinzioni.


L'ALBERO DELLA VITA 
Se un fisioterapista non conosce le articolazioni nè i muscoli rischia con i suoi massaggi di fare disastri, vi strappa i muscoli altroché che li rilassa; orbene lo stesso noi con questa mappa dell'albero della conoscenza. Se vogliamo imparare a leggere i Tarot sulle Sephirot, questo albero deve essere memorizzato e conosciuto a menadito: conoscere le 10 sephirot, conoscere i sentieri che collegano l'una con l'altra. Le 10 Sephirot le trovate nell'album apposito. I sentieri invece li trovate in ogni album degli arcani, perchè essi vengono percorsi dagli arcani ed ogni arcano ha il suo sentiero preciso.


C'E ORDINE NEL CAOS 
ATTENZIONE: fatte caso ad alcune piccole incongruenze che troverete spesso sia nei miei post che in alcuni libri classici, non sono realmente in contraddizione ma è semplicemente i modi diversi di approccio all'albero della vita: 
1. Le 22 lettere dell'alfabeto ebraico vengono abbinate ad ogni arcano, ma non tutti seguendo gli stessi sentieri o percorsi nell'albero nè abbinano la stessa lettera, quindi non siate rigidi se trovate in alcuni mazzi il Mago con la lettera Aleph e in altri la stessa lettera gliela danno al Matto. Questo capita perchè alcuni partono da destra e altri da sinistra sull'albero, cambiando quindi l'abbinamento o delle lettere o dei numeri delle carte.
2. Siccome alcuni partono da destra e altri da sinistra è ovvio che i sensi Yin Yang spesso si invertono, ancor di più c'è una grandissima confusione tra cosa sia il PRINCIPIO e la FORZA e vi spiego: Yang è un principio POSITIVO ma l'energia nella materia è NEGATIVA, questo perchè spiritualmente noi capiamo o recepiamo l'intendimento col principio ed ecco che alcuni dicono: il Yang è positivo e va a destra (e hanno ragione ma questo viene percepito nello Spirito) ma nella materia questa forza a livello fisico chimico e quantistico è negativa; se andate a vedere la batteria della vostra macchina ha due cavi, quello negativo è Yang, è l'elettrone che viaggia e si muove innescando la corrente, ecco perchè alcuni poi ti dicono "no Yang è negativo e va a sinistra" (e hanno ragione ma questo viene percepito nella materia). Dunque ognuno di noi può vedere l'albero, chi da destra e chi da sinistra, l'albero è lo stesso, cercate di essere flessibili e mettervi da tutti e due le parti (guardate sotto l'esempio della ballerina, importantissimo). Non vi meravigliate se a volte al posto di Dio vedete il Diavolo, sono gli stessi, le angolature sono quelle che cambiano. 
Vi allego una tabella dove potete vedere le 4 più grandi e comuni scuole, con le loro diversità nell'abbinare numeri e lettere, quelle cambiano, ma quello che non cambia (meno male) è il significato archetipo degli arcani, quello è fondante e fondamentale.

Guardate la ballerina.... da che parte gira destra o sinistra?
in senso orario o antiorario?
Incredibilmente il nostro cervello avendo due emisferi può percepire e vdere ambedue i movimenti,
alcuni fanno fatica a vedere i due sensi, ma con un semplice esercizio è possibile. 


SUPERSTIZIONE, MAGNETISMO O SUGGESTIONE MENTALE? 
La medicina più potente per un bimbo che cade e si da una testata? un bacio di mamma (in alcune culture persino la saliva di mamma sulle sbucciature) ... passa il dolore come per magia!. E il fedele che si sente protetto con la catenina? Oppure il prete che col crocifisso spaventa i demoni? Avete mai pensato perchè i camionisti tappezzano di poster di donne nude la cabina del camion oppure gli operai metallurgici le officine? perchè sono tutti feticci psicologici, come l'uomo che si emoziona soltanto se la donna usa le giarrettiere, ha dato a quel feticcio tutto il suo potete, senza quel feticcio lui è impotente; ma lo sono anche le carte dei Tarocchi.... ma cos'è magia, superstizione, fede o suggestione mentale? Per me è, se ben vissuto, magnetismo (per i pragmatici) per chi ha un po di fede è sinergia psichica. Mi spiego: come vedete nella foto cosa fa una fonte potente di energia come la calamita? magnetizza quello che tocca, in questo caso il chiodo, eppure gli altri chiodi non hanno in sè il potere del magnetismo ma lo acquistano entrando in contatto con la fonte suprema. Lo stesso avviene se la vostra anima è in contatto con l'Uno, tutto quello che voi toccate si carica di quell'energia. Perchè la gente si svena per comprare una maglietta sudata del suo idolo cantante? o la reliquia di un certo santo? perchè sono cariche di quell'energia, sono magnetiche. Entrate in contatto con una persona negativa, cosa sentite? quello che capita se mettete due magnete dai poli uguali: si respingono, e viceversa se entrate in contatto con una persona illuminata vi attrae, è magnetismo. La potenza quindi non è di quel crocifisso che ha l'esorcista, ma se l'esorcista ha la potenza da trasmettere a quel crocifisso l'energia, lo stesso per le carte: non sono i tarocchi, ma la vostra energia a farli parlare!. Se non entrate in contatto con questa energia, tutto diventa una sega mentale, gli oggetti sacri diventano feticci e quindi suggestioni mentali non fede, superstizione non magnetismo.

Sapete come funziona una lampadina? Al suo interno ci sono tre componenti:
1. Un polo positivo (+)
2. Un polo negativo (-)
3. Un filamento che separa i due poli
Il componente più importante è il filamento. Tecnicamente viene definito l’elemento “resistivo”, perché il suo compito è quello di respingere la corrente inviata dal polo positivo e di impedire che si connetta direttamente con il polo negativo. Questa resistenza, ovvero l’atto di respingere l’energia, è ciò che permette alla lampadina di illuminare. Quando il filamento si rompe è per evitare che il polo positivo entri direttamente in contatto con quello negativo provocando un cortocircuito. Dopo aver emesso un lampo di luce intensa, la lampadina si brucia. Si fa il buio. In altre parole, senza la resistenza non può esserci una Luce durevole.

La metafora della lampadina applicata alla vita:
• Il polo negativo corrisponde ai nostri desideri reattivi;
• Il polo positivo corrisponde all'appagamento e alla Luce che cerchiamo di ottenere nella vita;
• Il filamento corrisponde al libero arbitrio che ci consente di scegliere di NON reagire, rinunciando così alla gratificazione immediata;
Proprio come la resistenza del filamento tiene accesa la lampadina, la nostra resistenza al comportamento reattivo fa sì che la Luce spirituale continui a risplendere. Quando invece non riusciamo a resistere e cediamo agli impulsi reattivi, si crea un cortocircuito poiché viene a crearsi un contatto diretto tra il nostro desiderio reattivo (il polo negativo) e la Luce della gratificazione (il polo positivo). Per un istante si verifica un lampo di piacevole autocompiacimento, ma poi si fa buio perché la “lampadina”, l’anima, è bruciata a causa del cortocircuito.”

(Yehuda Berg – Il Potere della Kabbalah)

GLI ARCANI MAGGIORI LETTI COME UNA FIABA
Chi conosce i Tarocchi sa che ci sono gli arcani maggiori, e cioè 22 personaggi o carte simboliche, ognuna di esse incarna un mondo di significati che si moltiplicano se messe insieme con altre carte. Un modo assai divertente nonchè istruttivo è formare con questi personaggi una fiaba: basta mescolare il mazzo e poi pian piano scoprire una carta, fermarsi descriverla e poi aggiungerne un altra continuando la storia. 
Per esempio: c'era una volta UNA TORRE dalla quale era possibile vedere un mistero: GLI AMANTI, ovviamente non era facile salire sulla torre perche non aveva porte ed era circondata alla base da molti uomini APPESI, come mai? Si dice che quelli uomini erano stati condannati da una PAPESSA..... ecc... ecc...

In questo modo i tarocchi, come nella vecchia lettura psicanalitica della proiezione ed identificazione delle immagini, ci viene in aiuto per tirarci fuori mille mondi, emozioni, sentimenti, pensieri, paure e via dicendo ... Io l'ho sempre usato oltre che come divertimento, come un metodo incredibilmente introspettivo (ottimo per chi ha bambini e ne fa di questo metodo un gioco). Ovviamente una conoscenza previa del significato dei personaggi è indispensabile, chi gode invece di un'infarinatura psicanalitica oppure di una grande intuizione ne è avvantaggiato. 
Per facilitarvi la lettura, come in ogni fiaba, studierò uno ad uno i 22 personaggi o Arcani Maggiori dei Tarocchi e li trovate negli album. 

PS. nella foto i Tarot di Elisa Seitzinger

Riflettevo ieri sul nostro sondaggio, quali arcani ci rappresentano di più, con quali ci identifichiamo al meglio. Incredibilmente ho notato che agli ultimi 3 posti sono finiti (e direi anche sfiniti) 3 figure maschili la cui portata simbolicamente sociale e culturale è o forse era (ahimè) di una massima importanza. Questo per me evidenzia la crisi del maschile, a livello psicologico, il fatto che anche il nostro mondo stia andando in rovina non è altro che lo specchio dell'ombra del maschile che distrugge questo mondo (intendo con maschile anche la parte psicologica della donna che oggi cerca il potere, che non guarda più in faccia nessuno, neppure la vita). Non mi meraviglio che il Papa e l'Imperatore siano così rilegati infondo, ma il Mago non me lo sarei mai immaginato a far compagnia a quei due, il che conferma che oggi la sapienza sta riducendosi a semplice informazione e tecnologia, la scienza ha preso il posto di Dio nell'anima.


A quanto pare c'è corrispondenza finora tra il meno scelto e il più rifiutato: l'Imperatore, eppure è un arcano che identifica in primis la Paternità a livello sociale (crisi del maschio moderno a diventare uomo, padre, responsabile nel progresso sociale), secondo del governatore ( e qui non ci piove: i politici sono la fece del popolo), ma a livello psicologico è la capacità di mediare tra la nostra materialità con il nostro istinto spirituale (Imperatrice) dunque non mi meraviglio se spesso tutte le nozioni, libri, corsi, percorsi, seminari ecc.. per cosiddetti spirituali non finiscano nell'ennesima informazione intellettuale appunto da Imperatori falliti.



AVVERTENZE: NON LEGGERE IN CASO ALCUNO
Quando comprate un mazzo di carte e, soprattutto se siete alle prime armi, oltre le carte vi viene dato in allegato un librettino di istruzioni... vi prego, vi consiglio con tutto il cuore, buttatelo via quel librettino (ovviamente siete liberissime di leggerlo), ma quel librettino è scritto in maniera così fredda, catalogata, generica, direi quasi farmaceutica, che se vi mette quelle parole in bocca non vi usciranno più dal vostro cuore: Quello è un canovaccio, un paio di stampelle, se vi legate a quella lettura leggerete le carte come leggendo gli ingredienti di un cibo al supermercato, come un politico che legge le sue promesse elettorali, non vi è cuore. Sembra leggere un oroscopo in qualunque settimanale in edicola. Assurdo!

Non esiste vera trasformazione se dentro di noi non avviene un tocco tra gli opposti, tra il maschile e il femminile, tra la luce e l'ombra, tra il cielo e la terra... tra il Yin e il Yang ... quando questo tocco avviene si sente il fulmine che spacca la TORRE, la freccia che colpisce gli AMANTI, il colpo della falce della MORTE, si illumina la lanterna dell'EREMITA, si sente la tromba del GIUDIZIO, in poche parole ... il MONDO raggiunge le STELLE !!!

LE 10 SEPHIROT DELL'ALBERO DELLA VITA 
La Bibbia è un testo ebraico, intricato di esoterismo e simbolismi, peccato che i teologi volendo far quadrare il cerchio hanno interpretato il tutto in senso religioso e il tutto è andato a finire in dogma, quindi struttura filosofica adatta per reggere un impalcatura istituzionale e alla fin fine politica, ma la spiritualità dove è rimasta? Avete mai sentito la storia di Mosè quando incontra l'amore? 
Il Pentateuco narra che dopo essere fuggito dall'egitto (la schiavitù), Mosè visse nel paese di Madian ospitato da Jethro, il veggente madianita (è il nostro esilio nello spirito), il quale aveva Sette Figlie (il 7 è simbolo del divino). Mosè incontra presso un pozzo (simbolo della conoscenza segreta) una delle figlie, Sephora, e s'innamora (Eccoci qui, sono i nostri punti energetici, le Sephirot). Sephora è la Sapienza esoterica, la splendente luce della conoscenza, perché Siprah significa “fulgido” o “risplendente” dal verbo “sapar” risplendere. Sippara, in Caldea, era la città del “Sole”, significa la risplendente. In questa allegoria, Sephora rappresenta la personificazione delle scienze occulte trasmesse da Jethro l'Iniziatore a Mosè. 
PS: nella foto l'amata di Mosè Sephirat !!!! - dal film Exodus


LE 5 SFERE DELL'UNIVERSO NEGLI ARCANI
Gli arcani affondano i suoi archetipi in ogni aspetto dell'esistenza umana. Prima ci sono le virtù cardinali (forza, giustizia, temperanza, eremita o prudenza); queste virtù hanno una forza divina, ci indirizzano verso le leggi dell'Universo o del cosmo (luna, stelle, sole, mondo). Stabilitasi questa forza deve far crescere in noi un equilibrio esterno ed interno, attraverso i nostri poteri, spirituale e materiale  (imperatore, imperatrice, papa e papessa). Con questo bagaglio e conoscenza allora costruiamo la nostra personalità o carattere (matto, mago, amanti, appeso). Non ci resta che affrontare il destino (diavolo, morte, giudizio) avendo a disposizione 3 punti di appoggio o oggetti di trasformazione (carro, ruota, torre).

ARCANI MAGGIORI

0.  MATTO = misticismo, nulla nel tutto, sapienza del nulla
1. MAGO = Riflessione, stabilità, incontro con il Se
2. PAPESSA = femmineo sviluppato, saggezza oculta, 
3. IMPERATRICE = Fecondità, ordine,
4. IMPERATORE = Dovere, praticità, lealtà
5. PAPA = Legge morale, il fato (in quanto fede) o religiosità,
6. AMANTI = unione degli opposti passione e bellezza, corpo ed anima, equilibrio
7. CARRO = Attività, intraprendenza, estroversione, 
8. GIUSTIZIA = compensazione tra la natura e la forza istintuale umana
9. EREMITA = Introversione, ascesi, solitudine, essenzialità, semplicità.
10. RUOTA = fortuna o sfortuna, esistenzialismo
11. FORZA = Istinto selvaggio, libertà, disciplina
12. APPESO = Giudizio condizionato quindi capovolto, sacrificio, punizione, impotenza
13. MORTE = liberazione, fine, rigenerazione, non attivo
14. TEMPERANZA = Moderazione, coscienza, evoluzione
15. DIAVOLO = Ombra, destino, emozione, inconscio
16. TORRE = vigilanza, lungimiranza, prudenza, chiusura 
17. STELLE = Meditazione, luce interiore, sguardo intuitivo, sogni, speranza
18. LUNA = inconsapevolezza, subconscio, femmineo psichico 
19. SOLE = Coscienza, illuminazione, guida, 
20. GIUDIZIO = ragionevolezza, nascita del Se, discernimento
21. MONDO = Completamento, universalità, comunione, 

Questi significati però sono indicativi, non assoluti, le carte sono mobili ed acquistano diversi significati in base al posto dove si trovano (in alto in basso a destra o sinistra) oppure accanto ad un altro arcano acquistano altra luce: l'Appeso non ha lo stesso significato se lo si trova accanto alla morte che accanto al matto, per esempio. Se la carta esce dritta o rovesciata e infine se la si legge sull'albero ogni sephirot darà ad ogni arcano altra luce ed ombra. Chi è bravo a leggere i Tarocchi non recita un copione, non legge a memoria un indicativo, ma sa cogliere le sfumature.

SOLTANTO PER INCURIOSIRVI ...
Chi ha un occhio attento, un cuore sveglio, una mente lucida, ben sa che in natura tutte le cose compiono un ordine geometrico, una conformazione direi matematica. Le forme partono tutte da un punto (un seme) come le nostre cellule, che unendosi ad un altro (ovulo e sperma) formano una linea e questa poi si duplica e via dicendo.... Nella foto che vi allego vedete da questo seme come geometricamente si formano le cosiddette figure sacre; l'albero della vita nasce dal fiore della vita e noi dentro quell'albero stiamo trovando una stella che chiamiamo comunemente di Davide ma .... vi rivelo un segreto: non è la stella di Davide: è il cubo di Metatron, va bene che sono uguali, ma dentro il Cubo c'è la mappa della Creazione venerata dai mistici sin dalle antiche civiltà. Si ritiene che il Cubo di Metatron “spieghi” come è avvenuta la Creazione del nostro Universo. Il suo nome deriva da quello dell’Arcangelo Metatron, Angelo che appare nelle tradizioni giudaica, cristiana e islamica. Il Cubo è una complessa figura geometrica tridimensionale composta da 13 sfere tenute insieme da linee che partono dal centro esatto di ciascuna sfera: le sfere rappresentano l’Energia Femminile, mentre le linee rette rappresentano l’Energia Maschile. Perciò il Cubo di Metatron rappresenta l’unione del Principio Maschile con quello Femminile che insieme creano la Sorgente di Vita Infinita, ovvero il principio dell’Unità, del Tutto. Si ritiene quindi che Dio abbia creato l’intero Cosmo secondo un preciso progetto geometrico. Il Cubo di Metatron contiene in sé le 5 forme chiave che sono alla base della Materia che compone il nostro Universo; queste sono conosciute come i solidi platonici, ovvero: il tetraedro stella, l’esaedro, l’ottaedro, il dodecaedro e l’icosaedro.


ADAMO ED EVA 
Gli antichi usano un linguaggio fatto di simboli, come le fiabe per i bambini, ma in realtà è anche esoterico. Basta dare ad una donna un fiore (senza spiegazioni verbali) per farle capire che ti piace che la vorresti, che lei per te è un profumo, un nettare da succhiare; se poi pensate che il fiore è l'organo sessuale della piante, con un fiore state dicendo anche a quella donna: mi dono a te, mi vuoi? 
Adamo ed Eva che cos'è? è un mito, è un codice, una verità rinchiusa in simboli, archetipi. Tante sono le porte che si aprono con questi due nomi. Ma apriamo soltanto per ora quella psicanalitica: Adamo è la parte attiva e Yang del nostro cervello, quella a sinistra, mentre Eva è quella passiva e Yin. I mistici ebraici non a caso chiamano il cervello col nome "mochin", vale a dire "i cervelli", quindi più di uno. Nella terminologia della Cabalà si tratta di Chokhmà (Sapienza) e Binà (Intelligenza) e cioè le prime due Sephirot che trovate nell'albero della vita, in alto a sinistra ed a destra. 
La parte Yin, a destra, è la capacità di concepire idee complesse ed elevate, racchiuse in un singolo lampo di genio, in un piccolo punto di intuizione. Si tratta di una facoltà al di sopra della logica, una facoltà per la quale il simbolo, il mito, il paradosso, l'enigma, il lato artistico e romantico di una data situazione, sono pane quotidiano (io la chiamo la campagna, la melodia della canzone).
La parte Yang risiede a sinistra, e costituisce la capacità di afferrare il lampo di Yin Chokhmà (che altrimenti lascerebbe rapidamente la consapevolezza) e di dargli forma e concretezza, spiegandolo ed analizzandolo secondo concetti logici (io la chiamo la Città, il testo della canzone). 

Grazie a Binà, le rivelazioni di Chokhmà vengono assimilate dall'intelletto, trasmesse e comunicate, trasformate in progetti pratici e concreti. Binà è raziocinio, linguaggio, rigorosità e senso pratico. In molte persone Adamo ed Eva sono divorziati, non vano d'accordo, lei parla col serpente e lui non lo sa: o troppo rudi o troppo deboli, o sono arroganti e privi di sentimenti oppure mielosi malinconici e privi di coraggio. Chi ha un carattere troppo Yang (maschile, duro) e chi troppo Yin (femminile, fragile). L'ideale sarebbe che queste due parti andassero d'accordo: essere un uomo forte deciso (Yang) ma sensibile e saper piangere all'occorrenza (yin), oppure essere una donna dolce, delicata (Yin) ma saper essere decisa ed intraprendente quando ci vuole (Yang). Dunque equilibrio. Vi faccio un esempio chiarificante: a volte ricordate il testo di una canzone ma non la melodia, in quel caso perchè avete un cervello Yang più attivo; altre persone invece ricordano la melodia ma non viene in mente il testo, ecco il cervello Yin in azione; nel primo s'imprime più facilmente la logica e nel secondo la sensibilità. 
Gli arcani (per chi usa i Tarot) ci aiuteranno a raggiungere questo equilibrio: magari il nostro Mago è soltanto cervellotico, analitico e razionale (troppo Yang) gli manca essere un po Matto e cioè spensierato, sensibile, avventuriero, sognatore... ecc.... Però per conciliare Adamo ed Eva dentro di noi ci vuole una terza via, un terzo cervello che concili i lati opposti, nella Kabbalah è la colonna centrale: La consapevolezza, chiamato Da'at, o Conoscenza unificante (nell'albero della vita è il punto Invisibile nella colonna centrale), capace di unificare pensiero ed emozione, cuore e cervello.


PRENDERE IN MANO LA PROPRIA VITA
Una delle domande esistenzialiste che hanno sempre assediato il cuore e la mente di ogni essere umano sensato è: Da dove vengo... dove sto andando ... dove andrò dopo la morte? Persino il più ateo, il più ignorante e bruto tra gli esseri umani, prima o poi queste 3 domandine ci balenano in testa, ci trafiggono il cuore. Su queste 3 domandine si sono creati imperi, religioni, sistemi sociali e politici e ancor oggi, come io in questo momento, cerchiamo una risposta. 
L'arcano del Papa ha in mano simbolicamente questa risposta, il suo scettro è il potere di fare di intermediario tra cielo e terra, tra vita e morte, tra questo mondo e l'altro. Ma andiamo ancora più vicini a noi: il Papa è quella dimensione psicologica che ci permette di entrare e uscire fuori di noi stessi, infatti il suo scettro è uguale al MENORAH, candelabro a 7 braccia: Sono 7 luci che splendono sul candelabro ebraico a 7 braccia (Menorah). 
Queste sette luci corrispondono ai sette canali del volto dell'essere umano: i due occhi, due orecchie, due narici e la bocca. Quando una persona purifica i suoi sette canali raggiunge il Ruach haQodesh, una "coscienza trascendentale". Questa coscienza trascendentale viene anche chiamata "Nubi di Gloria". Ma nello stesso tempo se vediamo bene questa triplice croce ha 3 punti a destra, 3 a sinistra e 5 al centro: proprio uguale come i sefirot su cui si articola tutto l'albero della vita e lo scettro dell'Arcano del Papa. 
La grande tentazione del mondo materiale è la non realizzazione degli scopi spirituali (ahimè quello che viviamo oggi con il Papa terreste che rappresenta tante religioni fattesi materialiste, politica), queste sono le mani che si vedono in basso, i seguaci del Papa, coloro che devono mettere in pratica la verità (ecco il simbolo delle mani: azioni sono le richieste interiori che sentiamo che ci tirano i piedi, il mantello, l'attenzione e la voglia di ricerca). 
Il Papa rappresenta un maestro, una guida, di cui tutti abbiamo bisogno, come di un vero padre, una figura paterna idealizzata, ma è dentro ognuno di noi, niente a che vedere con un personaggio sociale (appunto come il Papa del Vaticano Cattolico).


IL TRIANGOLO SUPERIORE DELL'ALBERO 
Nell'album sulla formazione dell'albero ho spiegato come l'albero viene spesso suddiviso in diverse parti, dimensioni, sfere, tappe... Qui voglio mettere in risalto una cosa molto importante: ci sono due scuole diverse, la prima quella ebraica vede la colonna di destra come il padre e la colonna sinistra come la madre. IO MI DISSOCIO da questa tradizione ok?. Vi spiego il perchè:
Questo triangolo è comune a tutte le grandi tradizioni, è il triangolo della Triade Suprema (o Triangolo Divino), il triangolo dello Spirito (comune ad ognuno e all'intero universo), il regno del transpersonale, il metafisico, l'invisibile. Nella nostra cultura occidentale di stampo cattolico si chiamano Padre Figlio e Spirito Santo (la santissima Trinità), oppure in India Brahma, Vishnu e Shiva; nella cabalà però il Chokmah è maschile e il Binah femminile, percio il padre viene messo a destra, è il maschile a prevalere e generare (come Adamo da cui nacque Eva, l'uomo nella Genesi partorisce la donna e non il contrario, ma a livello sociale le conseguenze sono terribili: la sottomissione totale della donna)... Ecco io mi dissocio da questa tendenza perchè è quella che genera anche un potere sociale maschilista, una tendenza psicologica impostata sulla scienza che si crede il padre, poi l'istinto viene rilegato come intruso, infatti oggi la filosofia ha poco spazio e persino la psicologia vien vista con sospeto, perchè il femmineo o armonia con la natura è in seconda istanza. Poi se vedete le qualità della colonna destra a me sembrano tutto altro che Yang e viceversa 
Dunque per me Binah è maschile, guerriero, forza, testa, analitico, mentre Chokmah è femminile, delicato, protettivo, il cuore, la sensibilità (Marte è guerriero quindi Yang, Venere è armonia ed amore quindi Yin). Se trovate quindi questa differenza tra quello che io dico ed alcuni libri sappiate il perchè, ma siete liberissimi di seguire voi la tradizione che più vi si addice e quella che più sentite secondo la vostra natura, io seguo la seconda scuola, quella più orientale dello Yin Yang, quella dove prevale la dualità in equilibrio matriarcale  e patriarcale insieme, ben sapiamo che quella ebraica è prettamente soltanto patriarcale e maschilista.

LA FIABA DEI TAROT 
Tempo fa avevamo proposto la pratica di costruire con i tarot una fiaba. C.S. Lewis diceva: "Un giorno sarai grande abbastanza da ricominciare a leggere le favole". La fiaba in verità è fatta di un linguaggio esoterico, misterico, dunque simbolico ed onirico, come nei sogni esattamente, vale a dire con un significato nascosto e velato. Noi abbiamo aperto questo blog sui Tarot perchè chi frequenta il nostro blog di rilettura psicanalitica delle fiabe, aveva chiesto l'insegnamento dei Tarot cabalistici. Ma non vogliamo perdere il filo delle fiabe, la ricerca del nostro bambino/a interiore. Questo mistero velato che sgorga dall'inconscio collettivo umano. Le fiabe erano usate per addormentare i bambini, ma soprattutto per risvegliare gli adulti dal torpore di una coscienza ormai incallita dalla superficialità della vita fatta solo di materialità. Svegliarsi è uno stato psichico di consapevolezza, di conquista sulla conoscenza di se stessi ed noi proponiamo un percorso di risveglio attraverso le fiabe e i Tarot, per cercare il bambino/a che dorme dentro di noi, quella dimensione che sa cogliere il magico, quella infanzia perduta che sa davvero gustarsi la vita.



GLI ARCANI SONO ARCHETIPI ANCESTRALI 
Nel Tarot che vi abbiamo postato dove, ispirandosi ai quadri di Leonard da Vinci, sono riusciti a rintracciare tutti gli arcani, è la dimostrazione plateale che le immagini dei Tarocchi, qualsiasi sia stata la loro origine, rappresentano i simboli della mitologia dei popoli più antichi che affondano nelle profondità dell'inconscio collettivo umano.



I TAROCCHI COME PORTALI PER L'INCONSCIO
Si potrebbe pensare che nella scelta delle carte ci sia semplicemente un puro caso, quindi la causalità, Jung invece chiama in causa il fenomeno della sincronicità, spiegando che “Non c’era nulla di assurdo o sconvolgente nell'idea che alcuni eventi potessero superare le limitate categorie di spazio, tempo e causalità - scrive Jung, parlando di vita nelle campagne -. Si sapeva che gli animali preavvertono l’arrivo di tempeste e terremoti, che i sogni possono annunciare la morte di certe persone. Erano noti i casi in cui gli orologi si fermavano al momento di una morte e i bicchieri andavano in frantumi in un momento particolare”. Ma niente di soprannaturale, è ovvio che gli animali conoscendo bene le leggi della natura a cui sono fedelissimi sanno quindi leggere i suoi sintomi, cose a noi umani ormai strane perchè ci siamo allontanati dalla natura, il che vuol dire che con i tarocchi predici il futuro soltanto se conosci molto bene il presente degli eventi ecco perchè so dove vanno a finire, più che predire è prevedere, è una conoscenza deduttiva. Scrive ancora Jung: “Quanto maggiore è il numero di elementi che presenta una serie di questo tipo, o quanto più insolito è il loro carattere, tanto minore è la loro probabilità”. In altre parole la sincronicità è un intreccio di energie che noi emaniamo con le nostre emozioni e i nostri pensieri, se poi ne siamo consapevoli la forza di queste scelte sono più potenti. Jung conclude, parlando sui Tarocchi in un seminario sull'immaginazione attiva (1933), dicendo: "sono una sorta di idee archetipiche, di natura differenziata, che si mischiano con i componenti ordinari del flusso dell'inconscio, al quale si può quindi applicare un metodo intuitivo, che ha lo scopo di comprendere il flusso della vita ... L'uomo ha sempre sentito il bisogno di trovare un accesso attraverso l'inconscio al significato di una condizione presente".


5 PUNTI DI RIFERIMENTO SIMBOLICO
In ogni arcano dobbiamo cogliere la relazione che hanno i seguenti elementi primari:
1º I numeri, come misure.
2º Le figure, come coordinate geometriche
3º I suoni, come ragioni armoniche
4º Colori, come energia in azione
5 ° movimento, come principio di relazione

I numeri li troviamo in ogni cosa (numero del tuo cellulare, delle tue scarpe, della data di nascita), le coordinate geometriche gestiscono ogni nostro movimento (come ti siedi in treno, come ti avvicini ad una persona, che posto occupi a tavola), siamo circondati di suoni, persino nel silenzio più assoluto ci sono vibrazione, alcuni riescono anche a percepire il suono delle figure (se il Mago guarda al Papa o l'Imperatore dà a tutti le spalle, sono vibrazioni, suoni nello spazio),; i colori sono lo splendore dell'energia che percepiamo, interagiscono con la nostra vibrazione interiore ecco perchè alcuni ci piacciono altri ci alterano. Infine il movimento, per quanto siano carte e figure, se meditate dentro di noi percepiamo se il matto scappa, corre, è fermo come una statua, ecc... Abituarsi a mettere a fuoco questi 4 elementi e creare uno scenario vivo che ci aprirà delle porte verso un altro universo psichico fantastico, pieno di significati e messaggi arcani.
Nella foto 
Tarot by Alexander Daniloff

VOCAZIONE O PROFESSIONE?
Diciamolo subito: quando ci sono i soldi di mezzo l'energia divina (gratuità) non agisce a fin di bene oppure non agisce nella sua pienezza. Quando la Chiesa ha deciso di farsi pagare i sacramenti cadde in politica e in rovina (Gesù è morto gratis, perchè pagare una messa? Giuda ha venduto Gesù una volta, i preti lo vendono oggi tutti i giorni); quando lo psicologo ha fatto della sua capacità intuitiva uno strumento di potere (sopravvivenza), quindi un mestiere e una professione, è venuta meno la sua vocazione: vocazione significa passione e questa è sempre gratuita (qualsiasi passione pagata diventa prostituzione). Tutti i grandi maestri sono vissuti dalle elemosine mai dai prezzi per i loro servizi, loro dedicavano la vita agli altri e la comunità ci ha pensato sempre a loro, ma oggi la società è ben diversa: individualista e quindi egoista, il lavoro è una molla per costruirsi un posto in società e quindi anche il cartomante o il tarologo che dedica la sua vita alla lettura dei Tarot deve pur portare la pagnotta a casa, e come fare? come non mischiare Dio con mammona, e cioè la passione con gli affari, la vocazione con la professione?. Chi s'impegna nel dono della verità, dell'aiuto al prossimo, del consiglio, della guida, non deve avere nulla a che fare con il commercio, perché i soldi levano sempre la credibilità al divino. Il capitalismo ha tagliato le gambe all'attività altruistica ed agli scopi umanisti, oggi tutto ha un prezzo e non necessariamente un valore, non si fa nulla per nulla se si tratta di vivere con i propri doni. 
Per questa ragione noi abbiamo rinunciano al ministero, alla professione e rifiutiamo qualsiasi tipo di compenso economico per la nostra attività divulgativa e di supporto, non siamo mai scesi a nessun compromesso con i soldi, nemmeno con chi ci ha offerto di tappezzare i nostri blog di pubblicità o case editrici che hanno voluto i nostri scritti. Ci basta la vostra attenzione e tempo, è un dono prezioso. Grazie !


L'EQUILIBRIO NON ESISTE 
Ben sappiamo quanto siano nocivi gli estremi, anzi mortali: se mangio troppo crepo, se non mangio nulla muoio di fame. Troppo caldo brucia troppo freddo congela. La nostra vita non è altro che un continuo sforzo di rimanere in equilibrio: un continuo bilanciare e controbilanciare i piccoli spostamenti che il nostro corpo fa da una parte e dall’altra del filo teso su cui camminiamo quotidianamente, districandoci tra vita privata, lavoro, studio, divertimento, piacere, amici e famiglia, tra saper risparmiare i soldi e poi saper ancor di più spenderli, tra amare una persona alla follia ma saper nascondere quell'amore quando quella persona ti sta facendo impazzire... sempre equilibrio!. L'equilibrio quindi non è stabilità, non è riposo, ma stare sempre in bilico, come un funambolo. L'equilibrio statico non esiste. L'equilibrio è una pazzia ragionevole direi. 
Come abbiamo visto il gioco della campana che non è altro che il saltare con la mente nella Kabbalah con l'albero della vita è un gioco di equilibri. Alcuni arcani se notate bene hanno il piedino alzato: simbolicamente stanno cercando un equilibrio. Il tavolo su cui lavora il mago ha 3 gambe e si regge in equilibrio grazie alla stabilità del Mago. La Ruota ha un solo asse su cui gira e non due, perchè in quel ciclo che simbolicamente cerca nel suo giro l'equilibro sta nel trovare l'asse mancante. Come diceva Platone: 
“Non muovere mai l'anima senza il corpo, né il corpo senza l'anima, affinché difendendosi l'uno con l'altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio e la loro salute.”

“Secondo la Kabbalah, quando l’Anima tocca il fondo può darsi la spinta per raggiungere un livello più alto. Le cadute della nostra vita sono prodotte dal nostro Io Superiore. Non sono un prodotto dell’ego. In realtà, l’ego è terrorizzato dall’idea di una caduta, perché è in questa fase che noi troviamo Dio. Si diventa più spirituali, più gentili, più premurosi. Una caduta può essere rappresentata da molte cose: una rottura amorosa, un incidente, un trauma di qualche tipo. Ciò che dobbiamo sapere, non credere, ma sapere è che proprio nel momento della caduta che noi stiamo generando l’energia necessaria per raggiungere un livello superiore.”
(Yehuda Berg)


CHE NUMERI SIAMO?
Come promesso ecco l'esagono o il perchè noi abbiamo messo i nostri arcani in una stella a 6 punte.
Finora abbiamo visto come l'universo è una rete intesa di numeri, come la nostra vita è fatta di numeri (data di nascita, codice fiscale, numero di cellulare, ecc...), già dal momento in cui siamo stati concepiti si formò un zigote in maniera matematica: 23 cromosomi del padre e 23 della madre. Perchè 23? cabalisticamente sarebbe 23 = 2+3 = 5 quindi 5 del padre e 5 della madre sarebbero 10, e ben sappiamo che 10 è la totalità del divino. 46 cromosomi sarebbe lo stesso cabalisticamente parlando e cioè 46 = 4+6 = 10 il numero di Dio (10 SONO LE SEPHIROT). Noi siamo cromosomicamente degli dei: ma non finisce lì il mistero del nostro numero iniziale: Questo 1 (che siamo noi concepiti) è formato da 2 parti (ovulo e sperma, l'essere duale Yin Yang, destro sinistro, la simmetria dentro di noi), ma queste 2 parti esplodono formando 4 cellule (sono l'orientamento dei punti cardinali: nord sud est ovest, sono le stagioni). Già nel nostro microcosmico cellulare i numeri si immettono un meccanismo di preparazione adatto a vivere nel macrocosmo della natura. Ma non finisce qui ovviamente: Queste 4 cellule si sdoppiano (tutto si sdoppia, è una costante) formano delle sfere a forma tetraedrica, che sarebbe 8, ma incredibilmente si vedono soltanto gli angoli, dunque sono 8 punti agli angoli e si forma un Cubo (quello che vedete nella foto nella forma tridimensionale), ma se voi potresti vedere quel cubo (come nella foto) attraverso la luce (lo spirito, lo sguardo del terzo occhio interiore) si progetterebbero un ombra nella quale vedresti la stella di Davide a 6 punte, ecco perchè io adoro studiare lo spirito umano sull'albero della Vita della Kabbalah ebraica, sembra un sistema nervoso perfetto della nostra psiche, infatti quella stella tetraedrica si sdoppia in due parti (una sotto e una sopra) e forma la struttura atomica del quarzo che si utilizza per fabbricare la memoria dei nostri computer, perchè? perchè tutta la memoria del nostro essere è a forma di piramide cellulare (1 è l'essere, 2 ovulo+sperma , quindi 1+2= 3 e di fatto le nostre cellule primitive hanno una base piramidale a forma di tetraedro). Biologia e tecnologia sono geometricamente correlate. Ma credete che sia finito qui? ahahaha, andiamo avanti.... questo sdoppiamento della mitosi continua in una sequenza molecolare 1-2-4-8-16-32-64-128-256-512 fino a subire un colapso fino a formare una ciambella tecnicamente chiamata Torus (dal latino anello) con 2 fori (l'ano e la bocca, sì proprio come nel nostro corpo) uno per prendere la materia (implosione) e l'altro per eliminarla (esplosione). Questo colapso ovviamente implodendo e esplodendo si trasforma in un embrione e poi in quello che noi vediamo un FETO, quello che noi siamo. Tutto questo movimento ubbidisce a quella famosa sequenza di Fibonacci che traduce in numero ogni singola cosa esistente sia nel micro universo che nel macro universo.... SIAMO STELLE DIVINE !!!


I TAROCCHI RIDER WAITE
Fate sempre caso al vostro mazzo di carte. Alcune scuole scambiano il numero 8 con il numero 11 (quella inglese rispetto a quella più tradizionale francese). No, non sono Tarocchi taroccati, ma questo scambio avviene perchè assegnando le posizioni del Matto che è senza numero o all'inizio come Zero o alla fine come 22, cambia la posizione di queste due carte: Forza e Giustizia. Il Mazzo più tradizionale di questa corrente è il Rider Waite. 
I Tarocchi Rider-Waite, conosciuti anche come Waite-Smith Tarot, sono oggi i Tarocchi più diffusi nel mondo anglosassone. I 78 arcani furono ideati dal mistico ed esoterista statunitense Arthur Edward Waite e disegnati dalla sua discepola Pamela Colman Smith tra il 1908 e il 1909, ispirandosi in parte ai Tarocchi Sola-Busca (1491), che fino a quell'epoca rimasero l'unico mazzo di Tarocchi illustrato con personaggi dinamici in tutte le 78 carte.
La prima versione del Waite-Smith Tarot fu pubblicata a Londra nel 1909 dall'editore Rider e immediatamente ebbe numerose imitazioni che scatenarono una battaglia legale sui diritti d'autore
Ancora oggi i Tarocchi Rider-Waite sono il punto di riferimento obbligato non solo per i cartomanti, ma anche per gli inventori di nuovi mazzi, che si ispirano alle loro immagini data la facilità di memorizzare i loro significati divinatori.

Il Kybalion è un libro pubblicato per la prima volta nel 1908 che dichiara di essere una summa degli insegnamenti ermetici. I suoi autori hanno scelto di rimanere anonimi dietro lo pseudonimo de "I tre iniziati". Questo lavoro coinvolge tutti i principi chiave dei Tarocchi e si propone di farlo
riassumere l'antico ermetismo. Le idee qui sono in realtà lo stesso tipo di pensiero gnostico che ha prodotto la Cabala. Ermetismo e Cabala entrambi risalgono al periodo del cristianesimo più antico. Quando descriviamo la Cabala Ermetica intendiamo il successivo amalgama dei principi di entrambi.
Il libro è composto di 7 capitoli e Ciascuno dei sette capitoli del volume è dedicato a un principio, o assioma.

COME SI MATERIALIZZA UN PENSIERO? 
Da quanto detto finora sull'albero della vita, avrete ben capito che è uno studio su se stessi, è un dialogo continuo con la vostra anima, un esame di coscienza costante con la propria interiorità, dura una vita; non è quindi la solita stesa con domandina e botta a risposta e finito tutto lì. Per ciò non abbiate fretta di dover capire tutto e subito. Adesso faccio una semplice riflessione geometrica... direte, ma che c'entra con il Tarot? La geometria come i numeri sono un linguaggio e noi siamo fatti di forme: chi è alto, chi grosso, chi piccolo...ecc, ma anche le nostre cellule si dispongono con un ordine determinato, gli atomi hanno un ordine geometrico dentro una molecola, come ce l'hanno i petali di un fiore. Se abbiamo 5 dita a destra e 5 a sinistra è una disposizione molecolare ben precisa. Lo sapete che se avessimo un orecchio leggermente spostato rispetto all'altro perderemmo facilmente l'equilibrio?
Guardiamo adesso la disposizione delle Sephirot, i 10 punti energetici, nell'albero della vita. Credere siano a caso? No, seguono un ordine geometrico ben preciso. 
Si parte con un Punto... In principio c'era il Principio. In quel Punto c'è rinchiuso tutto il creato, è il Divino, infatti lo chiamiamo l'UNO. Quel Uno si dona, si spacca in 2, cerca si farsi vedere, quindi ben si sa che 2 punti creano la linea, il raggio di luce, sono l'unione degli opposti (yin e yang, notte e giorno, ovulo e sperma), ma un punto ha 1 dimensione, non si vede, neppure la linea si vede perchè ha 2 dimensioni, ci vuole una superficie (la terza dimensione). Ma queste 3 dimensioni (altezza, lunghezza e profondità) prendono corpo, forma, spazio, volume perchè dentro c'è un punto invisibile che li regge (nell'albero è il Da'at, quello bianco invisibile) in noi è l'anima. Ed ecco che le cellule che sono inizialmente 2 diventano 3, ma a forma di triangolo (1 è l'essere, 2 ovulo+sperma , quindi 1+2= 3 e di fatto le nostre cellule primitive hanno una base piramidale a forma di tetraedro). Nell'albero della vita la parte di sotto è il mondo materializzato infatti un triangolo a 4 lati (3+4=7) la nostra creazione, in quel modo si materializza l'energia dal punto al tetraedro, si materializza anche un pensiero e un sentimento. La parte centrale dell'albero invece è la nostra dimensione spirituale, l'anima, non si vede il triangolo perchè manca il Da'at, il punto invisibile... ma c'è eccome se c'è. Mentre il Triangolo superiore della parte alta dell'albero è la dimensione divina, l'unione con la Luce eterna. 
Sono quindi 3 triangoli: uno materiale visibile alla base (corpo fisico) uno invisibile al centro (corpo astrale, l'anima) e uno invisibile in alto (corpo Energetico). Praticamente il nostro corpo fisico non è altro che il riflesso di quelli altri due corpi che ci abitano. Più diventeremo consapevoli e saremo quei corpi che abitano quello fisico.




A Jung si deve l’introduzione dei concetti di “Archetipo” e di “Sincronicità”. Questi due elementi (archetipo e sincronicità) sono importanti e costituiscono la base per capire come i Tarocchi sono in stretto rapporto con il nostro inconscio. Le immagini illustrate negli arcani infatti possono essere comparate ad una finestra sul mondo. Le associazioni che compiamo sono gran parte processi inconsci e costituiscono la base su cui poggia l’interpretazione dei Tarocchi. Quante volte infatti ci lasciamo trasportare dalle emozioni suggerite attraverso le immagini? Siamo proprio convinti che tutto ciò derivi dal caso? Oppure esiste un concetto astratto per spiegare queste manifestazioni? 
Per Jung i Tarot erano come un mandala e un mandala non è altro che la rappresentazione della psiche: le forme rotonde simboleggiano l'integrità naturale, quelle quadrangolari sono la presa di coscienza di quella integrità. Per la tradizione induista il mandala è una finestra da questo mondo ad un altro, immagini che ti possono condurre alla tua trascendenza. Seguendo invece la kabbalah i tarot formerebbe anche una stretta simbologia con la struttura dell'universo. 

LA CORTE UMANA
Negli Arcani Maggiori troviamo 5 Troni, 5 figure che siedono in una corte: in senso verticale (terra e cielo) ci sono il Papa e la Papessa, legislatori spirituali, l'autorità religiosa; in senso orizzontale (qui ed ora) ci sono l'Imperatore e l'Imperatrice, legislatori materiali, l'autorità civile. Al centro risiede il Trono della Giustizia, emblema di quello che tutti e quattro i regnanti cercano: l'equilibrio tra il bene e il male, il semplice vivere nel duale. In poche parole il loro potere dovrebbe essere al servizio dell'umanità nella distribuzione dei beni della natura sia materiale che spirituale. Come?

1. Partiamo in basso a sinistra: il fuoco (la tradizione classica abbina al fuoco la figura del bastone, io no, il bastone non si brucia, è una pianta, esce dalla terra come frutto, non si usa subito per bruciarlo). Al fuoco sono associate le passioni umane e la sua potenza, quindi è frutto del lavoro (vino) il valore di un sacrificio (sangue) proprio quello che si versa nei calici nei rituali spirituali.

A gestire il fuoco sono il Papa (lo spirito) e l'Imperatore (la forza militare), ma questa forza militare non è in vista della conquista (Il denaro è al lato opposto) ma al servizio, mentre il fuoco visto come l'energia della natura dovrebbe essere al servizio del popolo e non come patrimonio di alcuni (basta pensare al petroleo, gas e luce elettrica). Il sole è gratis come dovrebbero essere tutti gli elementi della madre natura.  Ma cosa fa il Papa? rende i sacramenti (Il fuoco dello Spirito) un potere psicologico ed assoggetta i fedeli alla paura. E cosa fanno gli imperatori e politici con le materie prime (fuoco di una nazione)?  Materia prima del loro capitalismo e consumismo.

2. Adesso in alto a sinistra: l'aria (qui mi adeguo alla tradizione classica, la Spada è abbinata all'aria e questa al pensiero, perchè la ragione taglia, divide, discerne, è il doppio filo della comprensione con l'analisi). Alla Spada è quindi associata la parola ma guardate chi dovrebbe avere la parola? l'Imperatore ma anche la Papessa, quindi anche la donna dovrebbe avere voce in capitolo, decisioni da impartire in società. Dare spazio alla voce della materia ma anche a quella dell'anima. Questo fino a pochi decenni è stato trascurato, oggi per fortuna le donne hanno voce e consenso. L'aria come ogni elemento della natura dovrebbe essere gratuito, ma anche la conoscenza, il pensiero, pagare per imparare è inaudito (scuole ed università), pagare per far un percorso di crescita spirituale, pagare per ascoltare un predicatore, è vendere lo spirito, non dovrebbe esistere, l'Imperatore non dovrebbe permetterlo e tanto meno la Papessa prestarsi (quella parte spirituale che è in noi non si deve vendere, chi ha un dono lo dia non lo venda)

3. In basso a destra i bastoni, il legno, le piante quindi la terra, la natura, qui l'Imperatrice in quanto arcano Madre che tende allo Spirituale è fondante mentre il Papa è fondamentale, il messaggio è chiaro:  noi apparteniamo alla natura non lei a noi, senza di noi lei sopravvive, noi no, lei non ha bisogno di essere salvata noi si, o meglio lei ha bisogno di liberarsi di noi, il più grande parassita che la sta distruggendo. Da quando la Terra è divenuta proprietà privata siamo in lotta, la terra è l'unico pianeta in cui si paga per vivere, siamo schiavi della nostra madre natura e questa viene sfruttata. Vi pare che un pianeta così immenso non abbia un pezzettino di terra per ognuno dei suoi figli? Il Papa si vende all'Imperatore mentre l'Imperatrice non compie quello che suggerisce la Papessa, il risultato è la legge della giungla: la forza, il più potente prende tutto e sfrutta il resto. Le conseguenze sono davanti ai nostri occhi: il Papa ha fatto una ricca ideologia della povertà con la miseria della terra mentre l'Imperatrice subisce l'inquinamento industriale nella natura venduta ed ipotecata.

4. Il Denaro, in alto a destra, il segno più difficile da intendere e alla fin fine di volere, anzi siamo schiavi del denaro e non vogliamo altro che soldi. Ma guardate che è sull'angolo femminile, tra due donne (Papessa ed Imperatrice), l'uomo non dovrebbe averne accesso, altrimenti ne fa tesoro e potere e svende tutto in primis la donna (la donna è qui simbolo di interiorità, di uso spirituale, di scopo trascendentale, L'uomo invece di scopo soltanto materiale ed è questa la ragione del perchè i soldi sono divenuti la corruzione dell'umanità: l'uomo pensa soltanto a comprare e la donna a vendersi sotto mille parvenze di dedizioni). Il denaro sta al segno dell'acqua (tradizionalmente all'acqua viene assegnato la coppa, simbolo di bere ma questo produce un'alterazione nella terra: il denaro finisce nella terra e come vedete oggi i soldi non fanno altro che produrre, costruire, distruggere il pianeta. Vedere i Denari abbinati alla terra, come semi che essa produce, conduce all'ennesima visione dello sfruttamento della terra. I Denari invece all'acqua riacquistano la simbologia alchemica: non sono soldi, ma è l'oro alchemico della trasformazione, della gestazione, non sono prezzo come le monete, ma valori come le virtù. L'acqua ugualmente come un elemento della natura dovrebbe essere gratis ma ahimè, stanno per privatizzare anche quella.

LE DONNE AL POTERE
Una delle visioni rivoluzionarie dei Tarot, già in epoca medioevale dove le donne non avevano nè arte nè parte e tanto meno voce in capitolo, rilegate a stare in casa, in conventi o nei bordelli, i tarot danno alle figure femminili il loro potere, proprio perchè i tarot includono l'essenza spirituale e psicologica di ogni persona. L'Imperatrice, la Regina e la Papessa entravano a far parte nell'immaginario delle 3 più grandi potenze sociali dell'epoca (l'Impero, il Regno e la Chiesa). I mazzi di carte di gioco per lo più avevano gli Onori o Figure tutte al maschile: Fante, Cavaliere e Re. 
Il gioco degli scacchi ne aveva già molto prima intuito il potere della donna, come ben sappiamo anche se il Re è la pedina più importante, compete alla Regina essere il pezzo più potente e forte della scacchiera. 

ANIMA ED ANIMUS
EVA ED ADAMO
YIN E YANG
LE RADICI DELL'ALBERO DELLA VITA 
(Immagine da Donum Dei, raccolto nel manoscritto 1578/1588 
del Germanisches Nationalmuseum, 1578/1588)
La nostra esistenza è fatta di opposti che però non si devono escludere, tutta la nostra vita ha questo scopo: cercare di vivere nell'Equilibrio (Temperanza) gli opposti, il bene e il male, il giorno e la notte, l'amore e l'odio, la vita e la morte. Adamo ed Eva non sono che degli archetipi ancestrali simbolici di questa nostra dimensione interiore. Jung chiama queste dimensioni con i termini animus (maschile) ed anima (femminile) queste potenzialità psicologiche. La nostra anima gemella è dentro di noi, è raggiungere quella parte opposta a noi, sconosciuta, per sposarla e renderci uniti e completi in se stessi. Questa si fa attraverso il  mondo simbolico ( diabolico è il suo contrario, il diviso, il separato dalla realtà dalla verità).  La persona superiore non è quella che domina gli altri ma quella che domina se stessa, cioè avere la padronanza di sè. 


Alla Base dell'antico "Albero della vita" cabalistico si codifica la geometria del cubottaedro, altrimenti noto come Vector Equilibrium:il seme geometrico di questa base è lo stesso tessuto dello spaziotempo sulla scala sub-quantistica di Planck ...
Vediamo la sua simbologia numerica:
Ha 14 facce, quindi richiama alla TEMPERANZA nel suo modo di porsi nell'esistenza, cioè equilibrio, non per caso a questo cubo lo si chiama Vector Equilibrium.
Di queste 14 facce 6 sono quadrate, questo richiama all'essere umano (il 6°giorno  della creazione, GLI AMANTI) il suo modo di agire nella materia (quattro lati) il Yang. Ma ci sono poi 8 triangoli, il Yin, la GIUSTIZIA, il 8° arcano. Nell'insieme formano 24 spigoli ognuno separa una faccia quadrata da una triangolare, qui di nuovo il 24 nella gematria ci riporta al 2+4= 6, quindi un altra volta il numero umano che per la seconda volta è chiamato a saper porsi nella distinzione tra la dualità (triangolo e quadrato, bene e male, bianco e nero, divino ed umano). I 24 spigoli del cubottaedro identificano, a gruppi di sei, 4 esagoni regolari (sarebbe un 6666)
Infine ci sono 12 vertici e in ciascuno concorrono due facce quadrate e due triangolari. Ma qui nuovamente gematricamente il 12 non è altro che lo sdoppiamento dei primi due 6, numero dell'ordine, dell'organizzazione (12 mesi, 12 apostoli). 
La base dell'albero della vita geometricamente ci insegna come l'essere umano viene messo all'esistenza in maniera duale (triangolo e quadrato) ma unito, capace di cogliere l'insieme nell'armonia (temperanza) e la verità (Giustizia), avendo questi piedi  (o radici) per terra inizia il suo viaggio in salita verso l'altissimo (Amanti). 
La lunghezza di plank invece ci indica a livello metafisico la distanza che ci separa dal creatore e cioè che può essere considerata come un'unità naturale, dal momento che viene ricavata a partire da tre costanti fisiche fondamentali: la velocità della luce, la costante di Planck e la costante di gravitazione universale. Utilizzando le leggi attualmente note della meccanica quantistica e della gravità, la lunghezza di Planck è la migliore stima per il concetto di lunghezza minima.

Io uso le carte del Tarot come archetipi psicologici, immagine introspettive,
quindi niente di cartomanti o indovini vari a cui non ci credo affatto
(sono un tarologo non un cartomante)
Le carte come immagini ci aiutano a scrutare dentro di noi i nostri punti deboli e forti, 
come le fiabe aiutano i bambini a vedere i loro lati oscuri o luminosi. 
FOTO: IL DIAVOLO, Arcano Fairy Tarot tales

[...] invece di usare il termine Dio si può dire 'l'inconscio', invece di Cristo 'il Sé', invece di incarnazione 'integrazione dell'inconscio', invece di salvezza e redenzione 'individuazione', invece di crocifissione o sacrificio sulla croce 'comprensione delle quattro funzioni' o della 'totalità'. [...] Io penso che non sia pregiudizievole per la tradizione religiosa, se riusciamo a stabilire in che misura essa coincida con l'esperienza psicologica."
C. G. Jung, "Vita simbolica", Op. Vol. XVIII.


L'ALBERO DI NATALE E L'ALBERO DELLA VITA
SIMBOLOGIA
L'albero di Natale è un simbolo, ha una radice nel sorge del sole, il solstizio, e si erge verso una vita nuova con tutta l'energia possibile fino a raggiungere in alto le cime della spiritualità dove l'aria dell'immortalità soffia. Sopra l'albero la stella o corona divina che è il Tarot (illumina la via = Tao). Gli iniziati dei Misteri Egizi sapevano come leggere questo simbolo. Ha 32 ramificazioni e 78 carte (sarebbero le palline che noi attacchiamo all'albero), su cui erano memorizzati tutti gli eventi del mondo dall’inizio alla fine, dall’Alpha all’Omega, e che potevano essere letti se uniti e assemblati nel giusto modo. Questi eventi sono le immagini della vita che sfuma verso la morte ma internamente si colma di vitalità. Soltanto gli iniziati di Thoth sapevano come collegare i giusti numeri (Arcani minori) con le giuste immagini (Arcani maggiori). La luce dell'albero è la conoscenza ma bisogna entrare nel buio della notte (l'ombra) per vederne il suo splendore. Dunque albero della vita e l'albero della conoscenza s'intrecciano in uno solo: l'albero della Kabbalah. 

IL PRESEPIO NEGLI ARCANI DEL TAROT
Cristo non è una persona ma è uno stato della coscienza, significa essere illuminati (Gesù era un nome, quando si dice Gesùcristo significa che questa persona ha raggiunto l'illuminazione, il suo stato divino). La nascita del Cristo è un fenomeno che aspetta ad ognuno di noi. Gli arcani nel Tarot lo simboleggiano in maniera sintetica ma profonda: Il Cristo è la Luce, il Sole del solstizio nascente, in noi sorge quando i due principi duali (Yin e Yang) l'uomo e la donna, il maschile e il femminile, cioè l'Imperatrice e l'Imperatore sono in armonia, quando c'è amore tra di loro, lei è la forza interiore e spirituale, celeste, lui la forza esteriore e materiale, terrestre. Dietro queste forze ci sono le nostre ombre. Il Matto è la forza portatrice, trascinante, emotiva, ispiratrice (il bue), mentre la Morte è la forza bruta, cieca, necessaria per azzardarci difronte alle assurdità della vita, testarda (l'asino). IN alto una luce in mezzo al buio, la luce in fondo al tunnel dell'anima, la Stella che non è in cielo ma sulla Terra a seminare altrettanta luce e verità e amore, azione fattibile soltanto per coloro che hanno fatto nascere la dimensione cristica o luce divina nel loro cuore. 


ABBINAMENTO TRA ARCANO E LETTERA 
Troverete secondo i libri e secondo le scuole (che sono 4) diversi abbinamenti. Tutto dipende da quale arcano e da che lato dell'albero si inizia, quindi se il primo è il matto e non il mago allora è ovvio che il mago non è il 1 ma la lettera aleph sarà data al Matto. Se poi si parte da destra o da sinistra anche questo può influire e non tutti i cabalisti usano gli stessi sentieri o percorsi, neppure noi che abbiamo cercato di mettere insieme non soltanto le 4 scuole tradizionali ma anche una visione psicanalitica e un abbinamento in base alla visione della dualità della filosofia Yin-Yang.
Ecco l'abbinamento che noi usiamo e la spiegazione del perchè, la trovate in ogni album nel suo rispettivo arcano:

0. Il Matto. Lettera dell’alfabeto ebraico Shin Dente = SCH (300)
funzione divina TRASLANTE
  1. Il Mago.  Lettera dell’alfabeto ebraico Aleph Bue = A (1). Funzione divina UNIONE
  2. La Papessa. Lettera dell’alfabeto ebraico Beth Casa = B. (2) Funzione divina CONTENITORE
  3. L’Imperatrice. Lettera dell’alfabeto ebraico Ghimel Cammello = G. (3) Funzione divina ROTAZIONE
  4. L’Imperatore. Lettera dell’alfabeto ebraico Daleth Porta = D (4). Funzione divina SOLIDITÀ
  5. Il Papa. Lettera dell’alfabeto ebraico Hè Finestra = E (5). Funzione divina VITA
  6. L’Innamorato. Lettera dell’alfabeto ebraico  Vau Uncino = V (6). Funzione divina CONGIUNZIONE
  7. Il Carro. Lettera dell’alfabeto ebraico Zain Arma = Z (7) Funzione divina ETERNITÀ
  8. La Giustizia Lettera dell’alfabeto ebraico Heth Siepe = H (8). Funzione divina RIPARO
  9. L’Eremita. Lettera dell’alfabeto ebraico Teth Fango = Th (9) Funzione divina CEDENTE
  10. La Ruota della Fortuna Lettera dell’alfabeto ebraico Jod Mano = J (10) Funzione divina CONCENTRAZIONE
  11. La Forza Lettera dell’alfabeto ebraico Kaph Palma = K (20) Funzione divina PENETRAZIONE
  12. L’Appeso. Lettera dell’alfabeto ebraico Lamed Pungolo = L (30) Funzione divina MISURA
  13. La Morte Lettera dell’alfabeto ebraico Mem Acqua = M (40) Funzione divina LIQUIDITÀ o FLUIDITÀ
  14. La Temperanza. Lettera dell’alfabeto ebraico Nun Pesce = N (50) Funzione divina TRASFORMAZIONE
  15. Il Diavolo. Lettera dell’alfabeto ebraico Samech Palo = S (60) Funzione divina PRESSIONE
  16. La Torre o la Casa di Dio. Lettera dell’alfabeto ebraico Ayn Occhio = O (70) Funzione divina CORRISPONDENZA
  17. Le Stelle. Lettera dell’alfabeto ebraico Phé Bocca = P (80) Funzione divina ESPANSIONE
  18. La Luna. Lettera dell’alfabeto ebraico Tsadé Lancia = TS (90) Funzione divina DIVISIONE
  19. Il Sole. Lettera dell’alfabeto ebraico Quof o Koph Scimmia = Q (100) Funzione divina LEGAME
  20. Il Giudizio. Lettera dell’alfabeto ebraico Resch Testa = R (200) Funzione divina PERFEZIONANTE
  21. Il Mondo. Lettera dell’alfabeto ebraico Tau Croce = T (400) Funzione divina REAZIONE AD OGNI AZIONE

Chi ama i Tarot finisce per collezionarli e passare ore ad osservare le immagini. Oltre al senso esoterico, a quello simbolico, a quello psicanalitico, resta l'aspetto artistico ed estetico delle carte.
Ogni volta che siamo di fronte ad un mazzo di carte, dovremmo pensare di essere di fronte ad una galleria d'arte, 78 quadri, ognuno con il suo messaggio per noi. Le opere d'arte hanno vita propria, sono come i figli, una volta usciti dal grembo dell'artista, fanno la loro strada indipendenti, per questa ragione se 10 persone ascoltano una canzone tutte e 10 vivranno una sensazione diversa; lo stesso con gli arcani dei Tarot, ogni carta tira fuori da noi le nostre emozioni personali, i nostri ricordi, i nostri pensieri, i nostri sentimenti, sono tutti validi in quanto soggettivi. Ragione per cui è di grande ricchezza condividere con gli altri la nostra esperienza.

LE FORZE CONTRARIE NEGLI ARCANI
Se viviamo nel duale, è normale che dobbiamo valutare che ogni arcano è una forza o energia che può essere sia positiva che negativa, ecco perché c'è un pazzo senza ragione e un pazzo che ha perso tutto tranne la ragione, c'è un Mago bianco e un mago Nero, c'è un Papa fedele e un Papa eretico, c'è una Giustizia divina e c'è chi cerca il proprio interesse con la Giustizia umana, c'è un sole che brucia e uccide e un sole che riscalda e rinvigorisce, c'è un eremita che trova il mondo in solitudine e lo ama e un altro che si isola dal mondo perché lo odia, c'è l'amante fedele e l'infedele ... e così via. Sta a noi in meditazione scoprire quale energia hanno i nostri arcani.
PS: Nella foto, l'Arcano degli innamorati mentre Cupido volta loro le spalle ....
Tarot of the New Vision  Vice Versa 


I Tarocchi sono una macchina filosofica... è un potente strumento di meditazione che impedisce alla mente di vagare, lasciandole addirittura iniziativa e libertà; Si tratta di matematica applicata all'assoluto, simbolismo psicologico e archetipi applicati all'anima, unione della logica con l'ideale, come combinazione di pensieri esatti oltre che di numeri, l'unico pericolo è di renderla superstiziosa dandogli un connotazione prettamente divinatoria, in questo caso lo si volgarizza, è vero che alle masse piace il volgare perché è più affascinante ma d'altronde questo lo rende degno di essere messo in discussione.


Due dimensioni : Yin e Yang, la vita interiore e la vita esteriore, lo spirito e la materia... come un albero un parte di noi affonda le sue radici nel sottosuolo (la parte inconscia ), nelle tenebre e l'altra si erge in alto verso il cielo (la coscienza) nella luce. Come è sotto è sopra, come in cielo così in terra. La potenza dell'albero è nascosta, più sono forti e nutrite le sue  radici più si può innalzare in alto, così la nostra personalità: se sei in pace dentro rendi pacifico il tuo mondo che ti circonda, se sei felice dentro sai creare fuori di te la gioia, se sei pieno  dentro non sfrutti nessuno fuori, e così via. L'albero che si erge (Yang) è quello della vita, l'albero nascosta (Yin) è quello della morte. ci insenano a vivere ma dovrebbero insegnarci piuttosto a morire, perchè se le dai un senso alla morte la vita acquista automaticamente un senso e ti liberi subito di falsi dei e falsi idoli che ti governano (tutti loro nascono dalla paura della morte). Platone diceva che se vuoi valutare la grandezza di una filosofia allora vedi cosa pensa della morte, se ti insegna a VIVERE la morte allora è una grande filosofia. 
C'è un modo di percorrere come la linfa tutto l'albero della vita e della morte: la decodificazione dei punti energetici attraverso gli archetipi dei Tarot. 


GLI ARCANI COME ARCHETIPI
Carl Gustav Jung individua come forme primarie delle esperienze vissute dall'umanità nello sviluppo della coscienza queste 12 figure: Innocente, Orfano, Guerriero, Angelo custode, Amante, Cercatore, Distruttore, Creatore, Sovrano, Mago, Saggio, Folle. Ricordiamo anche l'enneagramma dove le personalità vengono sintetizzate in 9 enneatipi (Perfezionista, altruista, vincente, individualista, pensatore, leale, avventuriero, leader, mediatore). Ma gli archetipi sono tantissimi come abbiamo già spiegato prima. Noi seguiamo invece gli arcani del Tarot. Arcano è una parola che significa "segreto". Questi personaggi sono proiezioni inconsce nostre, un po come ci rispecchiamo nei personaggi delle fiabe, quindi si tramutano in quello che tu ci vedi dentro, in questo senso gli arcani sono camaleontici, cambiano nella misura che noi cambiamo. Anche Jung vedeva per esempio nei mandala una rappresentazione della nostra psiche, io pure vedo gli arcani come un mandala psichico diviso in 3 sfere:
- SFERA INTERIORE: al centro c'è la legge del 6, della creazione e di fatto ci sono 6 arcani che si reggono in coppie di 3 (la legge del creatore); tre sono oggetti con cui creiamo la nostra interiorità: il Carro, la Ruota e la Torre ed ognuno di questi 3 oggetti ha il suo destino: il diavolo, la morte e il giudizio. E' la sfera dell'inconsciente, l'ombra, dello spirito
-SFERA CENTRALE: al centro si forma la nostra personalità con i suoi caratteri che sono il matto, il mago, gli amanti, l'appeso e sono ognuno guidati da una virtù portante che sono la Prudenza (l'eremita), la Temperanza, la Giustizia e la Forza. E' la sfera del preconscio, dove si cerca la luce, il Padre.
- SFERA ESTERIORE: fuori troviamo la vita, il piano materiale con i suoi poteri ed ecco gli arcani della corte: Il Papa, la Papessa, l'Imperator e l'Imperatrice ed ognuna di queste forze cerca di modellare, dominare, conquistare o liberare un piano cosmico per cui ognuno è abbinato alla sua dimensione: il Sole, la Luna, il Mondo e le Stelle. E' la sfera della coscienza, del figlio, delle maschere che ci inventiamo per agire e relazionarci tra di noi. 

LA BELLEZZA SALVERA IL MONDO - Fëdor Dostoevskij
Mentre gli altri sistemi di introspezione come l'enneagramma o i temperamenti di Ippocrate o di Rudolf Steiner o gli arquetipi di Jung, corrono il rishcio di far sì che le persone si centrino su un solo archetipo, il nostro sistema è più flessibile, devi incarnare tutti i 22 arcani e scoprirti in ognuno di essi per trarre il meglio di tutto il Tarot senza rischi di polarizzarti con una sola figura. Perchè in fondo noi siamo un compendio di tutti gli elementi, qualcuno prevale più dell'altro ma possediamo tutte le caratteristiche psichiche, alcune in atto altre in potenza. Negli altri sistemi vediamo che le persone sono ansiose di cercarsi e rispecchiarsi in un determinato enneatipo o carattere o temperamento, ripeto con il rischio di fuggire da quello vero, invece negli arcani del Tarot ti devi perderte in essi, in questo senso gli arcani non si lasciano prendere (non esistono definizioni matematiche per ogni carta uguali per tutti, non è oroscopo), non li puoi dominare, non li puoi leggere (attenzione agli indovini) sono loro che leggono te. Noi possiamo avvicinarci alla verità Assoluta ma non tramite il linguaggio (perchè c'è il mistero che non possiamo esprimere a parole), ma tramite la bellezza che è un riflesso della verità e questo avviene con la bellezza delle immagini e questo sono gli arcani: immagini belle riflesso di verità, infatti per noi amanti delle carte guardare un mazzo è come assistere ad un museo d'arte e guardare e contemplare quadri, paesaggi, intravedere sogni.  E' diventare bambini che amano i cartoni animati, le immagini, le figurine (siamo adulti e ci divertiamo con i tarot come se fossimo ancora bambini) 


LA LEGGE DEL 7 E DEL 3 NEI TAROT
Molti conoscono bene l'enneagramma di Gurdjieff, il suo schema è governato per due leggi geometriche quella del 3 creativo e quella del 7 riflessivo, lo stesso avviene anche nei Tarot. Il 3 è un numero mistico, 3 sono le nostre facoltà o potenze dell'anima, il 3 è il sistema operativo e creativo trinitario. Nei Tarot 3 sono i personaggi portanti o salti di qualità: Il loco che intraprende il viaggio, l'eremita quando il Loco non trovando la strada si rifugia nella solitudine e il silenzio e la conquista della dualità interiore nel arcano del diavolo. Ma ognuna di queste 3 tappe ha una evoluzione interiore di 7 passaggi. Ricordiamo che noi a livello fisico ogni 7 anni cambiamo tutte le nostre cellule, il nostro corpo ogni 7 anni è un altro (abbiamo parlato altrove di tute le tappe del 7), no  per caso 7 sono i Chakra o punti energetici. Di fatto il 7 subisce 3 cicli (7x3=21) che sono i 21 arcani o archetipi del Tarot, mentre il Matto è colui che li incarna e li compie tutti, lui è l'alchimista. Vediamo uno per volta tutti e 3 i cicli: 

IL PRIMO SETTENARIO
Nei Tarocchi il processo di crescita parte dall’esterno, poiché è nella relazione continua con l’esterno che prendo coscienza di me, ma poi devo passare all’interno per farlo vita ed infine a livelli astratti, mondi celesti. Dunque sono 3 livelli. Queste sono le tre iniziazioni, i tre settenari (1-7, 8-14, 15-21), i tre Sigilli di Salomone: ogni sigillo è una stella a sei punte più un centro, il settimo Arcano, che è sia sintesi che passaggio (al successivo).
Potremmo dire che i primi sette maestri o porte esteriori o arcani del Tarot, sono formativi, adattativi e strutturanti e corrispondono alle influenze dell’ambiente, all’educazione (affettiva, emozionale, sociale). Infatti il Mago è quel desiderio di conoscenza, sul tavolo ha i simboli dei 4 elementi della natura che non sono altro che le dimensioni anche del vivere sociale (le quattro figure delle carte degli arcani minori: coppe nei sentimenti, denari nei valori, spade nei pensieri e bastoni per le emozioni). Sono nei Tarot i regali, coloro che ci dominano: il Papa l'istinto spirituale, la Papessa l'intuito psicologico, l'Imperarice il buon senso pratico e l'Imperatore la forza della volontà. Il nostro mago quindi ci deve far trovare un posto adeguato nel mondo senza immischiarci nel mondo. 
Una volta che abbiamo costruito le nostra fondamenta dobbiamo fare una scelta di vita Yin e Yang (gli Amanti) ed intraprender euna lotta di conquista (Il Carro), un Camino da seguire (Tao). È il guerriero dove gli amanti si trasformano in due forze (cavalli) che collaborano alla marcia o alla crescita.
Questa è la via secca, perchè arida, troppo razionale

SECONDO SETTENARIO
I secondi sette maestri o porte interiori corrispondono ad un piano evolutivo differente, è un viaggio più introspettivo ragione per cui accresce la consapevolezza di sé, consolida il Sé. Per far ciò la solitudine è indispensabile ecco perchè si fa avanti l'arcano dell'Eremita. S non conosci te stesso non puoi conoscere gli altri e tanto meno il mondo che ti circonda. L'eremita corrisponde alla virtù cardinale della prudenza (unico arcano ad essere uomo, perchè ricordiamo che le 4 virtù cardinale sono sempre state viste come figure femminili) Per vivere in solitudine ci vuole prudenza, perchè la solitudine o tu la addomestichi o lei ti fa impazzire. Due arcani incorniciano tutto il lavoro e sono altre due virtù cardinali: la Giustizia e la Temperanza, sono tutti e due forze di equilibrio, perchè nella solitudine la prima cosa che scopriamo è proprio la pazzia, la mancanza di equilibrio, nuestra ambiguità e poi vien fuori la nostra parte mancante, non giusta, il nostro male. Diciamo che chi intraprende questa strada la vita le cambia totalmente, ecco la ruota, gira, tutto si capovolge, si cambia rotta. Questa è la rivoluzione interiore raffigurata dall’Appeso, l’Arcano che apre la Via Umida, con l’inversione dell’energia, la discesa nelle profondità, l’inizio del vero cammino iniziatico, così come è stato praticato sin dall’antichità nei numerosi riti di discesa agli inferi (negli antichi riti egizi, nei misteri orfici e eleusini…). E' indispensabile un altra forza: appunto l'ultima virtù cardinale la Forza stessa, è una vibrazione interiore che regge in maniera inaudita questa via. E di fatto il ciclo si conclude con l'arcano della Morte, perchè tutto porta a questa morte interiore, una trasformazione totale che non può che passare per la rinuncia totale ad un passato. 

IL TERZO SETTENARIO 
Il livello successivo e ultimo della delle del 3 si apre alla Coscienza universale, per questo le porte sono celesti e di fatto come vediamo gli arcano sono tutti siderali (luna, sole, stelle, mondo), è a livello psicanalitico quello che Jung chiamava l'inconscio colletivo ma anche la memoria collettiva (Akasha). Ben si sa che per aprire questa porta dobbiamo essere molto consapevoli delpotere della nostra Ombra interiore, ecco perchè si apre con il domino dell'arcano del Diavolo (il nostro inconscio). Qui la persona invece di salire cade (arcano della Torre), in oriente si chiama il ritorno al mercato, è la vita semplice, il santono si rischia nel mondo e scompare, non è uno che resta in alto ma torna in basso e si diluisce tra la folla. Questo modo di vivere (Gurdjieff la chiama la quarta via) ti rivela un nuovo Mondo attraverso il Giudizio, l'arcano che va risorgere da una tomba il tuo bambino interiore. 
In questo settenario la materia si fa spirituale, siderale, astrale, è una trasmutazione interiore, è la liberazione dell’energia dell’unione tra anima e corpo. Mentreilprimo settenario era secco perchè arido in quanto molto razionale, il secondo diventa umido, va nelle profondità dell'inconscio, ma come diceva Platone nel mito di Er, le anime ‘umide’ sono troppo pesanti per volare; nel terzo settenario invece l'anima torna ad essere secca ma l'umidita l'ha fatta  volare o fiorire come un cactus nel deserto, si torna alla vita normale, con una nuova comprensione, come testimonia chi ha sperimentato il risveglio: “ tutto è cambiato, eppure tutto è come prima” perchè tu sei cambiato quindi adesso vedi tutto in modo diverso pur essendo le stesse cose di prima. 

TRA NUMERI E METAFISICA
L'albero della vita è una struttura geometrica che focalizza i pounti energetici attraverso un complesso codice matematico. Quei punti o cerchi sono come i Chakra per gli orientali oppure gli Eoni per i gnostici. Si chiamano Sefiroth nome che significa splendore perchè sono punti di luce ma anche numero, perchè i numeri nella mentalità cabalistica sono simboli, sono concetti. Al riguardo per capirlo meglio ricordiamo una riflessione pitagorica: 
Quante volte sta il 3 nel 6? dunque la ricerc è limitata, adesso: quante volte sta lo zero nel 6? infinite volte, perchè tutti i numeri se visti atraverso lo zero (la sefiroth) acquistano una dimensione infinita. Questo vuole dire che se vuol cercare l'invisibile lo trovi nel visibile, l'infinito nelle cose finite, l'illimitato nelle cose limitate, Dio è nella creatura. Attraverso le sefirtoh questa energia emana da un punto all'altro e di fatto dal 6 al 7 quanti numeri ci sono? infiniti. L'energia quindi che fluisce in quest albero è infinita. Ovviamente è un codice e bisogna imparare a leggere sia i numeri che i simboli.




IN ELABORAZIONE

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4. La lettera Dalet è il numero 4, una porta, perchè ad essa sono abbinati i 4 elementi della natura, infatti è l'imperatrice a chiudere il triangolo (Aria dell'Uno, il Fuoco del Mago, l'acqua del Matto) ed incarna in modo creatrice la natura(La Terra). Lei è porta che apre la prigione mentale, quella delle malattie fisiche, quella dell'inconscio psichico.

5.   Heh cioè Finestra, lungimiranza (Porta). Mentre Lei accoglie la parte inconscia lui mette in ordine la coscienza, è il lume della ragione. Il numero abbinato alla lettera Heh è il cinque, sono i sensi esterni che l'imperatore usa per apprendere il mondo esterno (Lei invece fa uso dei sensi interni o elementi che sono come il suo numero 4 + 1 invisibile).
Heh significa il rivestimento dell'anima (corpo) proprio del Papa, mentre la Papessa punta all'Anima.

7. Infatti la lettera collegata a questo arcano è Zayin che significa spada a doppio taglio (doppio, come 2 amanti), fa sempre male da tutte e due le parti ( ZAYIN: Lo scettro dorato. Indica la spada. Unione di maschio e femmina. Indica il numero “sette”).
8. la sua lettera Cheth, il recinto, dobbiamo uscirne fuori, perchè la Cheth indica anche Indica la vita, l’energia vitale.
9. La lettera abbinata è Teth che indica Luce nascosta; infatti soltanto in poche carte si vede la coda del leone che è la forza di s ed infatti significa il serpente. Indica il potere del serpente, della libido.
10. Abbinato alla lettera ebraico Yod, che significa la mano che crea, indica lo spazio, l’intelligenza, la sapienza.
13. La lettera ebraica Mem significa acqua ma viene anche dal sanscrito manas che sta per la mente, lo specchio dove la morte coglie il riflesso della realtà caduta, capovolta (come l'appeso) che sta per morire.
14.  Lettera Nun indica la passività creativa, della vittoria senza guerra (Nun significa Pesce che era nell'antichità il simbolo del Cristo morto e risorto).
15. La lettera ebraica collegata è il Samekh, il supporto, è come una rete di salvataggio tesa al fondo della creazione per mantenere al suo interno tutti coloro che vacillando si avvicinano all’Abisso e vi cadono. È una Lettera chiusa da ogni parte, l’unica delle ventidue, e allude alla città ideale nella quale non entrerà più nessuna impurità.Il dentro non sa del fuori e il fuori non sa del dentro: pochi, usciti dal Giardino di Eden, sanno farvi ritorno. Samekh sostiene questo mondo e il mondo a venire. Samekh fa incominciare la parola sod, segreto, e conclude la parola nes, miracolo.
16. non per caso la lettera che gli si adisce è "Ayin" che significa la luce degli occhi, è un modo nuovo di vedere la materia non come corrotta, bensì come un riflesso dello Spirito (il terzo occhio dell'illuminazione). Uno sguardo alto dalla torre. 

I TAROCCHI, UNO STRUMENTO MOLTO UTILE IN PSICOANALISI
Secondo l'ipotesi degli archetipi di Carl Jung, i tarocchi sono una parte dell'inconscio collettivo, in cui possiamo trovare schemi. Secondo questo psicologo medico, attraverso i tarocchi si poteva svelare l'inconscio e raggiungere l'individualizzazione, sviluppando il Sé. Gli archetipi fanno parte della nostra eredità psichica, sono gli schemi e i ruoli accettati e svolti dalla società inconsciamente. Costituiscono il modello di una classe di persone o comportamenti che percepiamo attraverso le loro espressioni simboliche.
Carl Jung ha scritto nel suo libro "L'uomo e i suoi simboli", quanto segue: "L'archetipo è una tendenza a formare tali rappresentazioni di un motivo - rappresentazioni che possono variare notevolmente nei dettagli senza perdere uno schema di base... Sono infatti un tendenza istintiva (...) È essenziale insistere sul fatto che non sono meri concetti filosofici. Sono pezzi della vita stessa –immagini che sono integralmente connesse all'individuo attraverso il ponte delle emozioni- «Non si tratta, quindi, di rappresentazioni ereditate, ma di possibilità ereditate di rappresentazioni. Né sono eredità individuali, ma, essenzialmente, generali, come si può vedere perché gli archetipi sono un fenomeno universale.

PRINCIPALI ARCHETIPI SECONDO JUNG
LA PERSONA: incarna l'immagine pubblica che usiamo per uscire nel mondo. Al suo estremo più positivo, personifica la "buona impressione" che vogliamo trasmettere adempiendo ai ruoli che la società richiede. Al suo estremo più negativo, questa immagine è confusa con il nostro vero essere, credendo che siamo ciò che pretendiamo di essere.
L'OMBRA: è la parte negativa della persona. L'inconscio represso. L'ombra è rappresentata dal serpente, dal drago e dai demoni. Sognare di essere in conflitto con una di queste rappresentazioni dell'ombra, può essere una manifestazione dell'inconscio che indica che stai combattendo con te stesso.
IL SÉ: Questo è l'archetipo principale. Significa la trascendenza di tutti gli opposti. È tutto. Siamo noi e i nostri opposti. Il bene e il male, il conscio e l'inconscio, ecc.
IL MANDALA: per Jung questo è l'archetipo principale. È una rappresentazione dell'armonia degli opposti, dell'integrazione totale. Si identifica con la memoria del collettivo e con l'anima dell'universo, è una super coscienza del cosmo. Simboleggia Dio o il sé (Mandala è una personificazione del sé).
L'ANIMA E L'ANIMUS. l'Anima è la parte femminile (Eros) che si trova anche nell'uomo e da lui repressa. Animus è il tuo specchio che rappresenta la parte maschile (Logos) che si trova anche nelle donne. L'Anima può essere rappresentata come una fanciulla intuitiva, una strega o come la madre terra. L'Animus, invece, può essere rappresentato come un guerriero, un vecchio saggio o come un gruppo di uomini, e tende alla logica e alla razionalità.
A differenza di Freud, Jung includeva l'alchimia, la metafisica e l'astrologia nelle sue teorie. Molti dei suoi studenti hanno approfittato di questa conoscenza per creare metodi che includessero l'uso dei Tarocchi in psicoanalisi.
Uno dei discepoli di Jung di nome Robert Wang, pubblicò un libro intitolato "I tarocchi di Jung e le sue immagini archetipiche", qui vengono descritti in dettaglio gli archetipi e soprattutto il Mandala, il preferito di Jung.
Secondo Jung, i tarocchi potrebbero essere usati come metodologia di introspezione per conoscere se stessi, e trovare soluzioni e risposte ai nostri problemi guardandoci dentro.
I tarocchi ti presentano gli archetipi che influenzano la tua vita. Secondo Jung, solo conoscendo i tuoi archetipi potrai conoscere te stesso, superare i tuoi complessi ed evitare di cadere nella nevrosi.
"Finché non renderai cosciente ciò che porti nel tuo inconscio, quest'ultimo dirigerà la tua vita e lo chiamerai destino" Carl Gustav Jung







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