UN PO DI STORIA


TAROT ... Etimologia
Lungo i secoli ritroviamo, specialmente nel medioevo, il gioco popolare di carte ben conosciuto col nome di Trionfi. Già Francesco Petrarca, XIV secolo, aveva scritto un poema dedicato a 6 Trionfi: 
Trionfo dell'Amore = Amanti, 
Trionfo della Castità = Temperanza, 
Trionfo della Morte = Morte, 
Trionfo della Fama = Giudizio, 
Trionfo del Tempo = Eremita, 
Trionfo dell'Eternità = Mondo.
Nel medioevo, specialmente nei carnevali, questi personaggi venivano accompagnati in processioni con grandi carri trionfali donde dalla parola Trionfo si passo per la prima volta nel XVI secolo alla parola Tarocchi (carri trionfali). Infatti anche il termine taroccato, cioè truccato, vestito a festa per carnevale, una maschera, ha le sue origine in questa usanza. Le ipotesi però sono tante come le congetture. 
Quando i tarot vennero visti alla luce della Kabbalah, si ebbe il riscontro con gli antichi libri egiziani e si passò alla scoperta del termine egiziano "Ta-Rosh" ("via regale") che deriva dall'egiziano "taru" (che significherebbe "consultare"). In altre lingue si trovano parole con molta similitudine: 
- sanscrita (tat tutto, oppure tar-o stella), 
- latina (rota, ruota, orat parla), 
- indo-tartara (tan-tara, zodiaco), 
- ebraica (tora, legge), 
- cinese (tao, principio, via, sentiero).

Esoterismo.... che cos'è?
Tutte le antiche scuole filosofiche dividevano il loro insegnamento per due gruppi: quelli che stavano fuori, la massa, il grande pubblico, le persone semplici (dal greco: [exo] fuori e [-teros]) e poi quelli che stavano dentro, nel cerchio intimo, che ricevevano gli insegnamenti segreti, profondi, i misteri (greco: eso dentro -teros). Anche Gesù parlava diverso ai suoi discepoli rispetto a come parlava alla massa. La chiesa cattolica fece lo stesso, era per natura e matrice esoterica, di fatto la Bibbia non era per tutto il popolo, il suo studio ed approfondimento era riservato alla sua cerchia interna (il Clero). Ma chi desiderava comprendere questi segreti e non far parte della Chiesa? ecco donde nascono i grandi movimenti esoterici, tra i quali i Rosa Rossa, l'Ermetismo, la Kabbalah e la Massoneria. E' proprio la Chiesa che era Esoterica diede la caccia e la lotta a questi movimenti. 
Perchè vi parlo su questo? Perchè i tarot hanno origine dentro le ricerche e lo studio di questi movimenti esoterici fin dall'antichità. Il primo a mettere in mano al pubblico un libro di questo genere fu il grande esoterista Antoine Court de Gébelin. La sua interpretazione dei tarocchi come creati dagli antichi sacerdoti Egizi per nascondervi la propria sapienza, diede inizio alla tradizione esoterica che li considera una fonte di conoscenza arcana.

LA BIBLIOMANZIA ? 
Una delle fonti dei Tarot è la Bibliomanzia (dal greco Biblios = Libri), un metodo di divinazione per mezzo di libri; si tratta di una forma di sticomanzia ossia estrazione a sorte di una frase da interpretare come responso della consultazione. Si apriva un libro, meglio se Sacro ma non necessariamente, a caso, oppure seguendo un numero delle pagine e la prima parola o frase era il responso. Le origini di questa pratica risalgono alla civiltà greca, dove si utilizzavano i testi di Omero, Esiodo ed Eraclito. I romani accolsero la bibliomanzia tra le proprie pratiche e aggiunsero anche Virgilio. Con l'avvento del Cristianesimo si iniziò ad usare la Bibbia. Grandi santi come San Francesco d'Assisi e Sant'Agostino di Ippona si sono convertiti al cristianesimo seguendo questa prassi divinatoria, travolti dalle parole lette scelte a caso dalla Bibbia (Si legga al riguardo "le confessioni" di Sant'Agostino. Lui nonostante tutto la Chiesa condannasse una tale pratica, non ne disse nulla contro al riguardo, la tollerava ma, ovviamente, apertamente non andò contro il Potere ecclesiastico di cui era un detentore e portabandiera). Questa prassi di aprire a caso una pagina passò alla cartomanzia con le carte e in seguito anche ai Tarot. Ovviamente per sant'Agostino e per San Francesco che lesse "Se vuoi essere perfetto, va', vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri " è stato lo Spirito Divino, ma poi la Chiesa (come ogni istituzione sociale che non vuole perdere i poteri) vietò sotto pena di scomunica una tale pratica. 


KABBALAH CHE COS' E'?
La parola cabala in ebraico ( קַבָּלָה )‎, significa letteralmente ricevere la tradizione, quello che hai ricevuto per tradizione. Ma facciamo subito chiarezza: non è un sistema religioso, non appartiene a nessuna confessione religiosa, anche se è nata nel pensiero ebreo ci sono anche adattamenti rivisitazioni ed interpretazioni cristiane della Kabbalah, persino la new age moderna ne ha preso parte e tantissimi movimenti occultisti. E' come il Yin Yang, non è Taoismo, non è religione, è una forma di pensiero, una filosofia, un modo di vedere la vita, un maniera di vivere lo spirito. La Cabala ebraica comprende una serie di insegnamenti esoterici che intendono spiegare il rapporto tra un misterioso Essere Infinito e l'universo mortale finito. Tutto qui. E' l'essere umano che cerca di capire le leggi della natura che lo governano.

Ci sono 3 diversi modi di scrivere questa parola: 

-KABBALAH indica la versione originale, la Kabbalah ebraica.
-CABALA indica la Cabala Cristiana.
-QABALAH indica la Qabalah Ermetica.

Già a partire dal 586 a.C. la Qabalah veniva studiata in gruppi di iniziati selezionati. Un Alto Prelato egizio, Ermete Trismegisto che è considerato uno dei più grandi iniziati della storia umana, vissuto prima di Cristo, ha lasciato all’umanità il suo Libro di Saggezza, conosciuto come Thoth o le Tavole Smeralde, dal quale deriva il famoso detto: “come sopra così sotto”. Si dice che originariamente le Tavole Smeralde erano composte di 78 tavole, dalle quali deriverebbero le 78 carte dei Tarocchi. Sin dall’epoca antica del Cristianesimo i Tarocchi erano mal visti perché contenevano simbologie pagane, perciò l’utilizzo delle carte dei Tarocchi era proibito ai Cristiani. Ma i Tarocchi sopravvissero in Oriente, e si ritiene che vennero reintrodotti in Europa durante l’epoca delle Crociate (XI – XIII secolo). Nel 1300 i Tarocchi erano quindi tornati a diffondersi sul continente europeo, ma la Chiesa Cattolica continuò a perseguitare tutti quelli che ne facevano uso, e definì i Tarocchi “Il Libro Illustrato del Diavolo“, per cui chi li utilizzava veniva automaticamente accusato di praticare la stregoneria, “peccato” per il quale si veniva bruciati al rogo..... 

Mentre i Tarot vengono perseguitati e puniti lungo tutto il medioevo da parte del Cristianesimo, incredibilmente fu proprio un cristiano a dar loro una nuova luce: Nella seconda metà del XIX secolo Alphonse Louis Constant (1810 – 1875), un Abate Cattolico, mistico, Cabalista, filosofo ed artista, che poi tradusse il suo nome in ebraico come Eliphas Levi Zahed, nel 1856 pubblicò il testo Dogme et rituel de la Haute Magie. Levi giunse alla conclusione che i Tarocchi sono una rappresentazione pittorica dell’Albero della Vita cabalistico, dunque i TAROCCHI SONO UNA FORMA DI INIZIAZIONE AI MISTERI DELLA VITA. Per cui l’uso dei Tarocchi sarebbe destinato agli INIZIATI, ai misteri della vita e la DIVINAZIONE, in realtà sarebbe un MODO PER TORNARE AD ESSERE DIVINI, UGUALI A “DIO”. Infatti gli Arcani Maggiori raffigurano il Viaggio che ciascuno di noi deve compiere per tornare alla propria Sorgente, o “Dio”. I disegni presenti sui Tarocchi sono simboli di energie archetipiche, ciò che gli antichi Egizi e Greci chiamavano “Dèi”. Le teorie sugli archetipi sono poi state studiate e sviluppate da Carl Gustav Jung nel XX secolo. 
A partire dagli anni ’50 del 1900 è stata promossa a livello mondiale l’idea che i fortune teller cartoon Tarocchi siano un sistema che permette di prevedere il futuro, e perciò sono visti come qualcosa di negativo, spaventoso e pericoloso da chi non conosce la loro vera storia e non ha idea di quale sia il loro reale utilizzo. Al contrario in questi anni ci si sta impegnando per riportare i Tarocchi al loro antico Splendore, cioè ad essere utilizzati come una GUIDA METAFISICA NEL NOSTRO CAMMINO DI RISVEGLIO, sia come anime individuali che come coscienza collettiva. I TAROCCHI CI AIUTANO A CONOSCERE NOI STESSI E A RICONGIUNGERCI CON LA NOSTRA VERA ESSENZA.

L'ORIGINE DEGLI ARCANI
Dove come quando siamo apparsi gli arcani è una questione senza soluzione, è una domanda senza risposta precisa. Queste immagini fanno parte dell'immaginario collettivo ancestrale di tutti i popoli fin dagli albori dell'umanità. Anche l'uomo delle caverne si sentì spunto a mettere sui muro delle loro grotte immagini di un toro, di una stelle, di un sole. Sono simboli cosmogonici, antropogenici, teologici, direi archetipi psicanalitici. L'origine è nell'anima umana, nel nostro mondo onirico, nella nostra fantasia arcaica. Se andiamo a cercare l'origine del Tarot è quindi ovvio che la troviamo ovunque, in ogni cultura ci sono queste rappresentazioni o figure mitiche: c'è l'origine zingaro,  quello albigense, quello egizio, l'origine indiana, quella dei templari, troviamo persino origini babilonesi, sumeri e se andiamo in altri continenti incontriamo maghi ruote carri diavoli appesi e stelle tra gli aborigeni precolombiani quindi ci sono origini dei tarot aztechi, nativi americani e via dicendo. Inutile dire chi è stato il primo, non c'è come non c'è stata una monogenesi (Adamo ed Eva) ma il genere umano sorge un po ovunque e in ogni cultura con le stesse caratteristiche quindi i nostri stessi arcani immaginari. Jung studiando i sogni di moltissime culture in diverse parte del mondo, scoprì che tutti sogniamo più o meno con le stesse figure e simboli: serpenti che mordono, cadute nel vuoto, denti che cadono, desiderio di correre restando immobili, ecc... quindi non ci meravigliamo se sono sorti gli arcani in diverse culture civiltà e continenti in tutti i tempi. 


I LIBRI DI THOTH
I Libri di Thot sono dei libri mitici, 42 in tutto, che sarebbero stati redatti e lasciati sulla terra dal dio egizio Thot, nei quali si troverebbero i misteri dei cieli e predizioni di eventi planetari futuri. Questi libri profetici sarebbero stati nascosti in biblioteche egiziane segrete ed ora risulterebbero dispersi. Si racconta che Tolomeo II, antico sovrano egizio, chiese al sommo sacerdote di consultarli. Proprio di quei tempi è il suo mito, si narra del viaggio che Neferkaptah, un principe egizio insieme alla sua famiglia, fecero alla ricerca di quei libri, alla fine li trovarono e vennero seppelliti con il principe alla sua morte. Il racconto lo si ritroverebbe descritto in antichi papiri.
Si trattava di una conoscenza infinita e coloro che la padroneggiavano venivano indicati come "Capi della casa dei libri". Solo i sacerdoti potevano consultare tali testi.
Sanconiatone affermava di avere avuto in suo possesso una parte dei testi.
Gaston Maspero, uno storico dell'antico Egitto nei suoi testi ne parla di frequente, indicando come Cheope ne fosse alla ricerca. Secondo alcuni studiosi le 22 figure principali dei tarocchi provengono dai libri redatti dal dio; secondo tale teoria le figure altro non sono che fogli staccati dai libri. 
L'influente occultista francese Eliphas Levi ha fatto eco a questa affermazione e nelle sue opere ha rivelato questa relazione dei Tarocchi con la terra dei faraoni: “La base della scienza geroglifica assoluta era un alfabeto in cui le divinità erano rappresentate con lettere, Le lettere rappresentate con idee, le idee erano convertibili in numeri e i numeri erano segni perfetti. Tutto questo ed altro ha fatto sì che gli esoteristi vedano nei Tarocchi una traccia delle arcane dottrine dell'Egitto. 

TAROT VISCONTI
Il mazzo di tarocchi più antico conosciuto è quello dei Visconti: la storia narra
appunto che il duca Filippo Maria ne commissionò la realizzazione ad un artista di
corte fra il 1442 e il 1447; sicuramente a scopo decorativo o culturale ma non certo
esoterico, ma hanno dato, con ogni probabilità, origine ai mazzi classici e in particolare alla variante marsigliese dalla quale deriva gran parte dei Tarocchi moderni. Secondo Stuart Kaplan, studioso e collezionista di tarocchi, esistono circa 15 mazzi diversi del gruppo Visconti-Sforza disseminati in musei e biblioteche di tutto il mondo, ma anche in collezioni private; di alcuni di essi sono rimaste solamente alcune figure o singole carte. 
Qui la nostra raccolta che corrisponde agli arcani maggiori di questo Tarot: Visconti


Arthur Edward Waite (2 ottobre 1857 – 19 maggio 1942) è stato un mistico ed esoterista statunitense.
Fu anche il creatore di un mazzo di tarocchi noto come Rider-Waite, assieme all'artista e illustratrice Pamela Colman Smith. Il suo biografo, R.A. Gilbert lo descrisse così: "Il nome di Waite è passato alla storia perché fu il primo a tentare uno studio sistematico della storia dell'occultismo occidentale, visto come tradizione spirituale piuttosto che un aspetto della proto-scienza o come degenerazione di religione." Il mazzo Rider-Waite divenne molto popolare per il fatto che fu il primo, dopo molti secoli, in cui sono illustrate completamente tutte le 78 carte, e non solo i 22 arcani maggiori. Questo fatto rese possibile una decifrazione immediata dei significati divinatori, a differenza dei Tarocchi tradizionali nel quali le carte numerali sono illustrate semplicemente con una quantità diversa di Coppe, Denari, Bastoni o Spade.
Anche l'illustratrice Pamela Colman Smith, che coadiuvò Waite nella realizzazione del mazzo, e che materialmente lo disegnò, apparteneva alla Golden Dawn; in seguito alla disgregazione dell'Ordine, Pamela entrò nel Rito Indipendente fondato da Waite.
QUI il mazzo con gli arcani maggiori


Aleister Crowley, (Leamington Spa, 12 ottobre 1875 – Hastings, 1º dicembre 1947), è stato un esoterista e scrittore britannico. Elaborò una filosofia denominata thelema in cui metteva al centro l'uomo e la sua libertà da autorità divine superiori, con l'unica regola: "Fai ciò che vuoi sarà tutta la legge, Amore è la legge, amore sotto la volontà... perché le persone libere e colte, sentono per natura un istinto ed inclinazione che li spinge ad atti virtuosi, e li tiene lontani dal vizio, inteso come religione". L'interesse di Crowley per i tarocchi risaliva agli anni giovanili, quando fu accolto nell'Hermetic Order of the Golden Dawn e decise di creare una propria versione del mazzo; ne affidò la realizzazione ad una pittrice surrealista, Frieda Harris. Il lavoro si protrasse per quasi cinque anni, dal 1938 al 1942. I dipinti della Harris furono pubblicati in bianco e nero su The Book of Thoth (Londra, 1944), un manuale scritto da Crowley basandosi sul Liber T della Golden Dawn. Solo 33 anni più tardi (e in seguito a diversi «aborti editoriali») vide la luce il primo mazzo che riproduceva fedelmente gli acquerelli della Harris. Fu Crwley che cercando di abbinare queste carte con i sentieri assegnò a queste carte numeri diversi (con l'errore di aver sottovalutato il Matto); questo lo portò anche a cambiare nomi ad alcune carte (seguendo un filone orientale) non solo la forza alla giustizia, ma chiamò Arte la Temperanza, Eone il Giudizio e ai fanti e cavalieri li chiamò Principesse e Principi, ma il peggio credo sia la valenza ambigua quando chiamò l'innamorato con il nome degli amanti che molti potrebbe leggere in modo negativo quando ha anche del positivo. 
Qui il Mazzo con gli arcani Maggiori





DIVERSI TIPI DI SCUOLE E SISTEMI DI LETTURA
Attraverso la storia ci sono stati tantissimi grandi cabalisti ed ognuno ha cercato di scoprire significati
profondi, ‘segreti’, nella Torah, con esegesi razionali ma anche con tecniche sofisticate di 
manipolazione del testo considerato ‘rivelato’ e con pratiche che hanno fatto ricorso all’ascesi,
all’estasi, all’evocazione teurgica e magica delle presenze divine (angeliche), alla
manipolazione e recitazione dei “nomi divini”. A partire dalla fine del secolo XV in certi circoli cristiani di tendenze mistiche e teosofiche cominciò a svilupparsi un movimento il cui
scopo era quello di armonizzare le dottrine cabbalistiche con il cristianesimo e, soprattutto, di
provare che il vero significato occulto degli insegnamenti della Cabbalà punta in direzione
cristiana. Ci sono stati anche diversi modi di leggere persino l'albero della vita (sentieri diversi e nuovi rispetto ai tradizionali), basta pensare ad Isaac Luria (La cabala Lurianica), anche detto Yitzhak Luria, raggiungendo la massima portata di diffusione con il sabbatianesimo nel Seicento e il chassidismo nel Settecento. 
Per quanto riguarda invece i mazzi, 4 sono state le scuole o correnti più seguite:
  1. La Tradizione Magica inglese e della Golden Dawn, per l’esattezza quella di Regardiee del Mazzo Raider Waite (1927). È Loro opinione che la Giustizia debba essere spostata al numero 11 e di conseguenza la forza al numero 8. E' una corrente inglese.
  2. si identifica con Crowley (ex Golden Dawn), l' O.T.O. (ordo templi orientis), le Scuole Magiche Thelemiche, stregoniche e neognostiche. Anche loro scuola inglese.
  3. Si fonda sul pensiero di Eliphas Levi, Papus, delle scuole magiche, massoniche e martiniste soprattutto francesi. Viene riportata una delle tre possibili disposizioni, in quanto non tutte le filiazioni di Levi pongono il Matto al 21 esimo posto, ma lo collocano o prima del Bagatto (I) o dopo  il Mondo (XXI). Questo fa sì che l'abbinamento del lettere ebraiche con gli arcani non sia uguale ad altri mazzi o scuole. Ma lui rese il sistema di lettura più affascinante introducendo la gematria, i pianeti, i segni alchemici, i geroglifici egizi ed tanto altro.
  4. E' un metodo Cabalistico di lettura basato sul tarocco di Marsiglia che come abbiamo visto fu reinterpretato dal massone Oswald Wirth. Si intitola Il tarocco  e le 22 Energie ed il Matto viene inserito come 21a carta mentre il Mondo diventa la 22a esattamente come era stato collocato da Eliphas Levi. Lo Zero di conseguenza non viene usato.
Al di sopra e al di là dei disaccordi su dettagli specifici che tendono a rispecchiare stadi
diversi dell’evoluzione storica della Cabbala, oggi vediamo anche un approccio psicanalitico nella lettura degli arcani come archetipi ed un approccio antropologico ed esoterico persino olistico in cui si intravedono le fonti di energia, come i chakra, anche nelle sephirot. Più che correggere la storia dovremmo vedere come un arricchimento di concetti e più lati diversi di questo magnifica diamante. Noi personalmente in questo blog cerchiamo di andare ancora oltre abbinando la kabbalah alla filosofia orientale del Yin Yang. 


LA SIBILLA LENORMAND
Marie Anne Adélaide Lenormand, più nota con il nome abbreviato Mlle Lenormand (Alençon, 16 settembre 1768 – Parigi, 25 giugno 1843), è stata una scrittrice ed esoterista francese, famosa cartomante. Al suo nome si lega un mazzo di carte divinatorie inventato nella metà dell'Ottocento, replicato in centinaia di varianti, si può dire che i Petit Lenormand, sono ancor oggi, i mazzi per la divinazione più famosi e imitati al mondo, secondi per diffusione solo ai Tarocchi.
Ecco qui tutto il mazzo con le sue 36 carte: Lenormand


CURIOSITÀ COMMERCIALE
Nel suo libro "Economia, cultura materiale ed arte nella Roma del Rinascimento", Arnold Esch ci offre una prova del commercio che esiste dei mazzi di Tarot già nel Sec. XV. Si legge in alcuni registri doganali di Roma 1445-1485 la dichiarazione di un certo "Giovanni di Pistoia portava con sè 8 mazzi di Trionfi (come spiegato prima i Trionfi erano gli Arcani quindi i Tarot). Questa notazione ci fa capire che i mercanti vendevano i mazzi e che in qualche modo esisteva un industria che li produceva. Ecco il testo originale:

«1453. Giovanni da Pistoia:
12 immagine di legnio e 8 paia de triunfi da giochare”;
dog.: 36 bol. (=10 duc.); reg. 48, fol. 45v, luglio».


MANOSCRITTO PALAMEDES 1352-1362
Questo è un antichissimo romanzo medievale chiamato Meliadus or Guiron le Courtois, il quale contiene una delle prime rappresentazioni grafiche del gioco delle carte. Si trova al museo della libreria britannica. 


CARTE ARABE DEL MAMLUK
Il mazzo di carte arabe più antico si trova nel palazzo Topkapi a Istanbul, dipinta a mano intorno al 1400. Qui nella foto vediamo (da sinistra a destra) il 10 di dírhams (moneta millenaria del mondo musulmano), il Re di tûmân (il calice), il 4 di scimitarre (spade) ed infine il 2 di pali di polo (bastoni). Già nel 1379 si parla del gioco arabe di  nayb (in spagnolo, che ha un 8% di lingua arabe, la carte si chiamano naipe proprio come la pronuncia arabe di nayb). 









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